Riceviamo e pubblichiamo la lettera firmata di un ex referente per la polizia provinciale di Teramo in tema di cinghiali.
“La regione Abruzzo ha incaricato dando pieni poteri agli Atc, errore gravissimo – dice – Doveva rimanere la gestione alle polizie provinciali le quali organizzavano con personale scelto e volenteroso interventi mirati ove si concentravano popolazioni di cinghiali. Gli Atc sono composti da cacciatori che hanno delle zone assegnate come squadre per il prelievo cinghiali a caccia aperta e cioè da ottobre a fine dicembre, quando tutte le coltivazioni sono arrivate a fine corso, quando i danni sono già fatti”.
E ancora: “Porto la voce e il pensiero di tantissimi agricoltori che mi conoscono a riguardo che con la nuova legge un proprietario terriero può abbattere i cinghiali che fanno danno sul proprio terreno purché muniti di licenza tesserino da selecontrollo, armi di precisione ecc. Ma quanti contadini saranno attrezzati di tutto ciò? Ma a nessuno viene in mente che chi non ha la licenza e tutto il resto non possa incaricare su specifica richiesta o domandina alla polizia provinciale personale che difendono le coltivazioni al loro posto? Possibile che una cosa così semplice non si possa attivare?”.