In un video il presidente del consorzio, Giovanni Di Mattia, torna a caldeggiare la necessità di percorrere strade alternative per evitare che il maxi-prelievo di sabbia possa poi vanificare gli sforzi computi negli ultimi anni per la creazione delle zone di ripopolamento.
Un no deciso, dunque, e anche la volontà di percorrere ogni strada legale possibile per scongiurare questa opzione che potrebbe creare, secondo i pescatori, danni all’eco-sistema marino.