Pineto. A tutela della costa nord, si è costituita a Pineto l’ADICO, Associazione DIfesa della COsta di Pineto Nord (la zona a Nord del torrente Calvano) negli ultimi tempi nota come “zona rossa” poiché sottoposta ad un forte fenomeno erosivo.
L’Associazione ADICO è composta da tutti i titolari delle attività turistico-ricettive (alberghi, stabilimenti balneari, case-vacanza, campeggi), delle attività commerciali (panifici, edicole, pub, bar), dai condomini, dal Comitato cittadino di Villardente e dai singoli cittadini che operano e vivono nella zona sopra definita.
“Ha come scopo primario”, spiega il presidente Cristina Di Musciano, “la tutela, la conservazione e la valorizzazione della zona costiera di Pineto Nord fortemente danneggiata dalle ultime mareggiate del 12- 13 novembre scorso e tale da richiedere, per la seconda volta in un solo anno, lo stato di calamità naturale e ricorrere all’istituto della somma urgenza. Questa zona, già fortemente compromessa dal fenomeno erosivo, generato dall’aumento della pressione antropica sul fiume Vomano e dai rischi a cui sono esposte le zone costiere a motivo dei cambiamenti climatici, ha visto il suo equilibrio naturale divenire ancora più fragile dopo gli ultimi eventi pregiudicando la pubblica e la privata incolumità”.
“La zona costiera sopra definita”, prosegue Di Musciano, “è caratterizzata da un ecosistema (pineta, spiaggia, mare) che costituisce un patrimonio naturale, fondante e imprescindibile, che ha determinato il bagaglio storico, sociale e culturale dei cittadini tutti e che deve essere preservato con oculatezza a beneficio delle generazioni future, per questo va tutelato da ogni tipo di aggressione, mettendo in atto interventi a difesa dell’arretramento della costa, con opere di assoluta priorità, che garantiranno altresì, la custodia del patrimonio arboreo (pini, tamerici), che da sempre ne definiscono il paesaggio. La ragione principale e fondante che ha determinato la nascita di questa associazione è stata la presa di coscienza del fatto che negli ultimi 15 anni le amministrazioni che si sono succedute non hanno ritenuto opportuno, sbagliando e senza considerare il principio di precauzione, risolvere il problema erosivo con il posizionamento di barriere rigide a mare, ma solo con interventi di ripascimento morbido. Questo tipo di intervento, definito “tampone”, ha portato benefici immediati ma limitati nel tempo, causando non solo il perdurare del fenomeno erosivo, rendendolo più importante, ma soprattutto generando uno sperpero di denaro pubblico perpetuato negli anni ( circa 10/12 milioni di euro), senza soluzione alcuna”.
“Il perdurare di questa situazione a fatto sì che negli anni la qualità e la quantità dei servizi offerti ai turisti nella zona di Pineto Nord si andasse ad abbassare garantendo solo i servizi essenziali e generando un gap tra la costa a nord del torrente Calvano e la costa a sud del torre stesso. La zona a Nord di Pineto è la zona con la più alta densità di offerta turistica e commerciale e che se dovesse saltare la stagione 2020 si avrebbe una perdita di prodotto interno lordo di circa tre milioni di euro e una ricaduta a livello occupazionale di circa 400 unità lavorative, andando ad aggravare una situazione congiunturale tutt’altro che rosea. L’Associazione Adico nel difendere la costa vuole difendere anche il tessuto imprenditoriale, nato grazie alla preziosa risorsa spiaggia e costituito essenzialmente da piccole e micro imprese, la gran parte a conduzione familiare, che ha fatto sviluppare e crescere la cittadina di Pineto, ma che ormai vive un clima di instabilità e incertezza. In questo l’Associazione Adico è supportata anche dal un altro Comitato cittadino, quello di Via Liguria che tanto si sta spendendo per risolvere la problematica di questa parte di territorio”.
ADICO Atto Costitutivo e Statuto