L’obbligo di permanenza in casa per i minori equivale agli arresti domiciliari degli adulti.
L’attività trae origine dalla denuncia, in stato di libertà, eseguita la scorsa estate dai militari nei confronti del minorenne del posto e che oggi è stato arrestato.
In seguito ad una perquisizione domiciliare, infatti, venne trovato in possesso di ingente quantitativo di stupefacenti tipo marjuana, già suddiviso in dosi pronte per essere cedute, nonché di bilancino di precisione e altro materiale per il confezionamento delle dosi.
Nel prosieguo delle indagini, i carabinieri, coordinati dall’Autorità Giudiziaria minorile, hanno documentato innumerevoli cessioni di stupefacente da parte dei due minori, i quali spacciavano la droga ad altri minorenni, la maggior parte di questi di Pineto.
Le prolungate e minuziose indagini, hanno permesso di raccogliere elementi a carico dei minori arrestati in ordine al reato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso, aggravato dalla continuazione e perchè destinate a minori, nonché nei confronti del pinetese anche del reto di estorsione per aver minacciato altri suoi coetanei che gli dovevano del danaro quale corrispettivo di cessioni di droga.
L’attività dei carabinieri di Pineto, che con questa indagine hanno documentato cessioni di hashish e marjiuana pari a circa due chili in meno di un anno, hanno inferto un duro colpo allo spaccio di sostanze stupefacenti tra i minori pinetesi, con casi in notevole aumento.