Pineto, Impegno è Sviluppo: no alla tassa di soggiorno

“E’ inconcepibile che un’amministrazione comunale che ha appena incassato 6 milioni di Euro netti dall’affare ENI, applichi nuove imposte ed aumenti la pressione fiscale”, così esordiscono i consiglieri comunali di opposizione del gruppo civico Impegno è Sviluppo Luca Di Pietrantonio e Gianni Assogna.

 

“Seguiamo con vivo interesse gli sviluppi della vicenda afferente la tassa di soggiorno che il Comune intende applicare a coloro che trascorrono le vacanze a Pineto e siamo decisamente contrari alla imposizione di nuove tasse; lo siamo ancor di più in un momento storico, dove le amministrazioni dovrebbero impegnarsi ad alleggerire la pressione fiscale ed invece, il Comune di Pineto, dopo aver incamerato oltre 6 milioni di Euro (l’ultima tranche da oltre 2,5 milioni di Euro, è pervenuta solo 15 giorni fa) vuole applicare ulteriori balzelli”.

“Peraltro, ci giungono notizie che l’inserimento della detta tassa sarebbe necessaria per chiudere il bilancio comunale e che le entrate da essa derivanti andrebbero a finanziare le manifestazioni estive; è, quindi, evidente che se l’amministrazione comunale dopo aver incassato tutti questi denari dall’affare ENI ha necessità di circa € 150.000 per chiudere il bilancio (questo è all’incirca l’introito annuo derivante dalla tassa di soggiorno) significa che siamo sull’orlo del baratro, a pochissima distanza dal dissesto finanziario”, puntualizzano i due consiglieri.

“Fanno molto sorridere, poi, – prosegue Di Pietrantonio – le dichiarazioni del sindaco, che sulla stampa riferisce di essere disponibile a non inserire la detta tassa per il 2018, solo se gli operatori turistici si dicessero disponibili a dare un contributo al Comune, siamo quindi giunti paradossalmente alla richiesta di “elemosina”. Siamo molto preoccupati da questa situazione perchè evidentemente l’entrata straordinaria proveniente dall’ENI è stata, come noi temevamo, in parte sperperata (si pensi ad es. alla pista ciclabile del centro) ed in parte utilizzata per finalità voluttuarie o per fare becera campagna elettorale, con buona pace delle reali necessità dei cittadini che resteranno ancora per molto tempo disattese”.

“Se la maggioranza, anziché bocciare, aprioristicamente e negligentemente, la nostra proposta di delibera consiliare di riduzione del debito pubblico, l’avesse votata in maniera favorevole, avremmo avuto il duplice effetto di ridurre il debito del Comune di Pineto per circa 3 milioni di Euro (di cui circa € 400.000 ci sarebbero stati restituiti dallo Stato) e di riuscire a liberare risorse per oltre 250.000 Euro annui (da oggi e per tutti gli anni a venire), da poter destinare alla spesa corrente, quindi anche alle manifestazioni estive. Invece, gli “scienziati” dei nostri amministratori del PD hanno ritenuto di operare in maniera del tutto diversa e scellerata, andando a polverizzare queste cospicue risorse in tanti micro-interventi che, non solo non stanno lasciando nulla di concreto ai cittadini, ma questi ultimi devono anche subire la sciagurata applicazione di ulteriori tasse”.

“Cui aggiungasi”, conclude Di Pietrantonio, “che la tassa di soggiorno dovrebbe essere corrisposta per venire in vacanza in un Comune ove l’amministrazione non è neppure in grado di pulire le strade e manutenere degnamente la città, a causa della ormai palese incapacità degli amministratori di occuparsi anche alle questioni più semplici ed ordinarie”.

“Vogliamo solo sperare che sindaco ed assessori vogliano ravvedersi sul vergognoso aumento della pressione fiscale, che a Pineto già è ai massimi possibili, ove così non fosse, non resta che opporsi strenuamente a questa ulteriore ed incomprensibile “gabella”, ma soprattutto alla tendenza di questa maggioranza di continuare far cassa sulle spalle dei cittadini”, chiosano Di Pietrantonio e Assogna.

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