“Ci troviamo in un periodo pre-stagionale già compromesso e davanti a una stagione estiva, ancora da programmare, che saggerà gli effetti dell’attuale condizione economica generata dal Coronavirus”, ha detto Balducci. “I negozi dell’intero paese decidono di sospendere le loro attività fino a data da definire ma ciò genera un drastico calo dei consumi con riflessi sull’intera economia della città. I bar, i ristoranti e le pizzerie sono impossibilitati ad operare nella pienezza delle giornate, dato che la nuova normativa impedisce (correttamente) il pubblico esercizio. Le misure adottate dal Consiglio dei Ministri, come le prossime in fase di attivazione, non risolvono l’effettivo problema attuale. Prolungare la scadenza dei contributi o di ogni tipo di tassa, o proporre una moratoria dei debiti bancari, genera uno spostamento in avanti di un problema contingente. Serve liquidità, serve denaro! È fondamentale che le banche immettano denaro nel sistema e nel circuito del commercio o artigianato, con particolare attenzione alle piccole aziende e botteghe di quartiere che soffrono la carenza di liquidità molto più di altri imprenditori medio grandi”.
Secondo il giurista, il sistema bancario “deve adoperarsi per superare il limite della norma bancaria posto dalla normativa europea, che vede nei Rating la misura di affidabilità di un piccolo imprenditore. C’è bisogno di riattivare i prestiti alla persona, prestiti che, fino a qualche decennio fa, ogni direttore di banca riusciva a gestire e concedere semplicemente per la diretta conoscenza del cliente-imprenditore”. E, alla domanda se la politica locale ha in questo un ruolo in particolare, Balducci risponde: “Certamente si! dovrebbe essere da stimolo e fare in modo che la richiesta di aiuto e le probabili soluzioni arrivino al Consiglio dei Ministri che ha la facoltà di attivarsi concedendo garanzia a mezzo MCC (Medio Credito Centrale) e formulare, per questo periodo di estrema crisi, un ulteriore fondo di garanzia (senza limiti soggettivi di attribuzione) cui possano attingere tutti i piccoli commercianti ed artigiani che stanno in prima linea subendo gli effetti di questa epidemia. Solo con il sostegno alle piccole botteghe del commercio ed artigianato si riesce ad ammortizzare i danni derivanti dall’attuale situazione e a far ripartire i consumi e l’economia della Città di Pineto”
*Commercialista Presidente Commissione Banca Impresa ODEC Teramo