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Pineto, Comune Operatore di Pace: il Consiglio dice no alla guerra

Pineto. Pace in Ucraina, l’immediato cessate il fuoco e ferma condanna del conflitto in corso questo uno dei punti all’ordine del giorno del consiglio comunale di Pineto, presenti 10 consiglieri su 17, i quali hanno votato unanimemente il punto nella seduta di oggi pomeriggio, 4 marzo 2022. Consiglio che, dopo i difficili mesi caratterizzati dalle restrizioni anti contagio per la pandemia da Covid-19, è tornato a svolgersi in seduta pubblica e visibile come sempre in streaming.

Il Sindaco, Robert Verrocchio, nel suo intervento ha ricordato che il Comune di Pineto è Operatore di Pace, spiegando come per questa ragione l’amministrazione ha ritenuto opportuno fare la propria parte e dare un segnale forte per fermare questo conflitto e aiutare i civili, esprimendo la solidarietà da parte dell’Amministrazione, di tutto il consiglio e della comunità pinetese al popolo ucraino.

“In Italia – ha precisato Verrocchio dopo aver ricordato quanto sta avvenendo dal 24 febbraio sottolineando anche il rischio nucleare dopo il bombardamento che ha riguardato la centrale di Zaporizhzhia – stando ai dati che sono riuscito a reperire, risiedono circa 236mila ucraini, 24 dei quali a Pineto e, naturalmente, stanno vivendo momenti drammatici. Dal 24 febbraio scorso, qualunque fonte di informazione, ci fa arrivare immagini terribili e spaventose con truppe, convogli, bombe, attacchi a luoghi sensibili come le scuole e gli orfanotrofi. C’è innalzamento della tensione, quindi, una escalation del conflitto, che fa temere a uno sconsiderato ricorso alle armi nucleari che tutti dobbiamo scongiurare. L’Europa intera si è compattata come mai era accaduto. Qualche giorno fa c’è stato il voto favorevole di 141 paesi nella risoluzione delle nazioni unite che hanno condannato l’invasione dell’Ucraina parte della Russia, isolando Putin. Come amministrazione abbiamo avuto contatti con alcuni ucraini che hanno frequentato Pineto, ci hanno raccontato di uomini bloccati per combattere, donne e bambini che fuggono e altre che decidono di restare coraggiosamente per difendere le ragioni di un paese sotto attacco. Siamo nel pieno di una emergenza mondiale sanitaria che il genere umano ha subìto e qualcuno ora ha voluto deliberatamente aggiungere una ulteriore emergenza. Noi non possiamo restare a guardare e vogliamo dare il nostro segnale forte contro la guerra, facendo leva sul dialogo e sul confronto, e naturalmente siamo pronti a fare la nostra parte anche per l’accoglienza.

In questi giorni nel nostro Paese e anche nella nostra città ci sono state tante azioni solidali, l’ANPI e altre realtà hanno già inviato i primi beni materiali e medicinali alla frontiera. Da parte nostra c’è un confronto costante in queste ore e in questi giorni sui i vari tavoli istituzionali per organizzare al meglio i canali di aiuto che il nostro territorio (come abbiamo già dimostrato in passato, penso ad esempio dopo il terremoto del 2009 che ha devastato L’Aquila) è pronto a dare. Inoltre siamo in contatto anche con la prefettura per organizzare l’accoglienza e poter essere operativi qualora fosse necessario. Mi ha colpito molto la frase di Papa Francesco nella sua omelia della messa delle Ceneri: ‘imploriamo da Dio quella pace che gli uomini da soli non riescono a costruire’. Io spero che gli uomini riescano a costruire la pace. Che il dialogo possa fare la differenza, ribadendo il nostro no assoluto a questa e altre guerre. Perché non c’è dubbio sulla considerazione di Gino Strada: ‘Se l’uomo non butterà fuori dalla storia la guerra, sarà la guerra che butterà fuori dalla storia l’uomo’”.

Al termine dell’intervento del primo cittadino, sollecitato anche dal presidente del Consiglio comunale Giuseppe Cantoro, c’è stato un collegamento con Mykola Golovko, che con Michele Poma è stato recentemente a Pineto nell’ambito del Festival Internazionale della Creatività in rappresentanza del suo Paese, l’Ucraina. Golovko – supportato da Violetta Hirashek che si è occupata della traduzione – ha raccontato la sua delicata situazione in Ucraina. Con la sua famiglia, ha due figli, si è spostato in un posto più sicuro, al confine con l’Ungheria, ma essendo un uomo non potrà lasciare l’Ucraina, poiché potrebbe essere impegnato in azioni difensive. Ha raccontato di come la paura sia una costante in questi giorni e quanto la minaccia nucleare spaventi. Ha sottolineato anche le differenze con la Crimea, molto veloce perché non c’è stata dura resistenza, adesso invece si sta coraggiosamente combattendo per la libertà. Tra le sue richieste all’Europa e all’Italia il dare la giusta informazione su cosa succede, di far giungere beni di prima necessità e il lavorare per un corridoio umanitario verso Mariupol’. Golovko ha sottolineato come questa non più che una guerra, è una invasione. Il collegamento si è concluso con l’impegno di restare in contatto per far avere informazioni costanti sulla situazione e sulle necessità che si presenteranno.

Sono intervenuti sul tema, sottolineando, tra l’altro, l’importanza del dialogo e della diplomazia per arrivare alla pace e per dimostrare vicinanza al popolo ucraino gli assessori: Filippo Da Fiume e Alberto Dell’Orletta, l’assessora Marta Illuminati e il consigliere Ernesto Iezzi.

La risoluzione votata impegna il Sindaco e l’Amministrazione Comunale di Pineto a sollecitare il Governo Italiano affinché: ponga in essere ogni sforzo diplomatico per promuovere e facilitare la cessazione delle ostilità e delle attività belliche, assumendo, anche a livello europeo, ogni possibile misura di contrasto non violento idonea a fermare l’invasione militare dell’Ucraina da parte della Federazione Russa e che si attivi per garantire forme di sostegno e di assistenza nei confronti dei cittadini ucraini, offrendo loro collaborazione, aiuto e sostentamento; inoltre impegna il Sindaco e l’Amministrazione Comunale, in segno di vicinanza e partecipazione al popolo ucraino, a promuovere le iniziative solidaristiche come: realizzare iniziative pubbliche di sostegno all’Ucraina, anche attraverso il coinvolgimento dei cittadini ucraini residenti nel territorio comunale, iniziative che siano partecipate dalle Istituzioni e dalle realtà associative e del Terzo Settore cittadino; porre in essere forme di accoglienza nei confronti dei cittadini ucraini, nel rispetto delle vigenti disposizioni normative; sostenere, con ogni mezzo, le iniziative di solidarietà concreta poste in essere da ogni ente no profit e/o associazione del territorio comunale verso la popolazione ucraina.