Silvi. Si è svolto ieri pomeriggio a Silvi Alta l’incontro, a cura dell’AMP Torre del Cerrano, della Comunità Slow Food del Cerrano per la valorizzazione della piccola pesca, nell’ambito del progetto europeo Life Delfi, dal titolo “Comunità piccoli pescatori del Cerrano”.
L’incontro è stato incentrato sull’importanza della piccola pesca artigianale, avendo questa un basso impatto sull’ecosistema; è stata presentata la filiera che è stata attivata con i ristoratori del luogo per proporre il pescato locale e sono stati spiegati i progetti europei Life DELFI (Dolphin Experience Lowering Fishing Interactions) e MPA Network. Il primo ha come principale obiettivo il ridurre la mortalità dei delfini causata dalle interazioni con le attrezzature di pesca professionale. Sono coinvolte 8 aree italiane (di cui 4 AMP, tra queste l’AMP Torre del Cerrano) e 2 croate, promuove sistemi volti a limitare il bycatch (ovvero la pesca accidentale) e mira alla sostituzione delle attrezzature di pesca con altre meno impattanti. Con il Progetto MPA Network, invece, l’associazione delle AMP mediterranee (MedPAN) punta a rafforzare e capitalizzare conoscenze e capacità per una corretta e sostenibile gestione della pesca su piccola scala. Grazie all’esperienza condivisa tra gestori di AMP attive e collegate, vengono fornite ai portatori di interesse le soluzioni più efficaci in termini di sostenibilità in modo che le risorse ecosistemiche del Mediterraneo perdurino nel tempo.
A margine dell’incontro, moderato dalla giornalista Evelina Frisa, è stata consegnata, dal Presidente di Legambiente Abruzzo, Giuseppe Di Marco, la quarta vela di Legambiente e del Touring Club Italiano alla costa dell’Area Marina Protetta Torre del Cerrano, giudicata migliore spiaggia in Abruzzo, unica con 4 vele, e tra le migliori in Italia.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Silvi Andrea Scordella, del Presidente Coges Amp Torre del Cerrano, nonché Sindaco di Pineto, Robert Verrocchio, e del Presidente dell’AMP Torre del Cerrano, Leone Cantarini, sono intervenuti: Sergio Guccione il quale ha parlato dei progetti AMP Delfi e MPA network. Hanno poi preso la parola il Presidente del Flag Costa Blu, Nino Bertoni; il Portavoce Slow Food Abruzzo-Molise, Eliodoro D’Orazio; il Portavoce Slow Food Puglia, coordinatore del progetto CAP Salerno, Marcello Longo e Vincenzo Olivieri del Centro Studi Cetacei di Pescara. È intervento inoltre Guido Capanna Piscé per evidenziare il rapporto della Comunità dei pescatori con la CETS (Carta Europea del Turismo Sostenibile), rinnovata da Europarc all’AMP Torre del Cerrano per il quinquennio 2019-2024, e ci sono stati interventi dei rappresentanti delle associazioni Fratello Mare e Borgo Marinaro. Le conclusioni sono state affidate all’Assessore all’Agricoltura e Pesca della Regione Abruzzo, Emanuele Imprudente.
L’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” è l’unica AMP presente in Abruzzo. E’ stata istituita nel 2009 e riconosciuta dall’Unione Europea nella rete Natura 2000, prima come Sito di Importanza Comunitaria e poi come Zona Speciale di Conservazione. È stata la prima AMP in Europa ad aver ottenuto la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS). Nell’obiettivo di adoperarsi nella promozione della sostenibilità ambientale e sociale, si è scelto, all’atto di istituzione di questa AMP, in collaborazione con la società locale, di mantenere viva la tradizionale piccola pesca. Nel 2017 gli operatori del settore hanno ricevuto una precisa regolamentazione per tale attività autorizzata in AMP e si sono instaurati rapporti di collaborazione con i pescatori delle due cittadine rivierasche del Parco, Pineto e Silvi. Continui i progetti di studio (SEPPIA, SETPIA, DELFI, MPA Network), anche in collaborazione con il Centro Studi Cetacei “L. Cagnolaro” di Pescara, al fine di conoscere la vita del mare Adriatico, dove i pescatori testimoniano incontri con delfini e tartarughe. Il CSC svolge la sua attività di soccorso e cura di delfini e tartarughe grazie a veterinari allertati dagli operatori della pesca durante la loro attività in mare. L’AMP promuove nei pescatori l’utilizzo di appositi dissuasori (grazie al progetto Life DELFI), posti in prossimità delle reti da posta in modo da evitare l’avvicinamento di tartarughe e delfini, che possono anche danneggiare le attrezzature e sottrarre il prodotto ittico. Con il progetto europeo Life DELFI, coordinato dal Consiglio Nazionale delle Ricerche, l’AMP “Torre del Cerrano” continua a perseguire l’obiettivo di salvaguardare cetacei e tartarughe tutelando anche l’attività di pesca che diventa così sempre più sostenibile.
Il costante scambio collaborativo dell’AMP con i pescatori artigianali permette di monitorare il mare determinando la creazione di una filiera corta e sostenibile che promuove il pescato locale ottenuto da catture eco-compatibili, riconoscendone la qualità e la selettività. Si vuole, infatti, prediligere sia specie ad alta capacità riproduttiva sia specie cosiddette invasive. A dicembre 2019, con la costituzione della Comunità Slow Food per la valorizzazione della piccola pesca, pescatori, ristoratori e operatori culturali, hanno raggiunto la migliore formula possibile di promozione e valorizzazione dei prodotti di piccola pesca artigianale autorizzata nell’AMP “Torre del Cerrano”. Infatti, a partire da attività e attrezzature che preservano le potenzialità riproduttive delle specie animali e vegetali della risorsa mare, si determina una filiera corta che riconosce nella ristorazione locale il valore della tradizione, secondo i principi di Slow Food. Ottenere il riconoscimento di Comunità Slow Food del Cerrano piccola pesca, ha rappresentato un traguardo dal quale ripartire in vista di ulteriori obiettivi, sempre nell’ottica di promuovere un territorio ricco di tesori naturali e culturali.
“L’Area Marina Protetta Torre del Cerrano – dichiara il Presidente, Leone Cantarini – tutela il suo prezioso ecosistema dunale e marino, patrimonio delle comunità del Cerrano, valorizzandone ogni peculiarità sostenibile. Tra queste il Cda, che mi onoro di rappresentare, ha ritenuto opportuno, non solo mantenere, ma valorizzare la piccola pesca artigianale che, da parte integrante del patrimonio culturale e sociale della comunità costiera è diventata sempre più una sentinella della risorsa marina secondo una corretta gestione delle attività alieutiche. Il passo successivo è stato quello di coinvolgere i ristoratori locali nell’intento di valorizzare il prodotto ittico di giornata e pescato in modalità sostenibile, ossia nel rispetto del ciclo biologico delle specie e dell’ecosistema marino. Sostenuti e riconosciuti dall’associazione no profit Slow Food, pescatori e ristoratori si sono uniti per creare la Comunità Slow Food del Cerrano per la valorizzazione della piccola pesca, insieme a operatori culturali e cittadini interessati ad aderire e promuovere tali principi di sostenibilità. Nell’intento di continuare a esaltare il valore aggiunto dato al Comprensorio del Cerrano dalla collaborazione tra l’AMP e tale Comunità Slow Food, sono in avvio progetti europei (Progetto MPA Networks Mediterranean, Progetto Life DELFI) che vanno ad arricchire il patrimonio di conoscenze iniziato con i Progetti precedenti ‘Seppia’ e ‘Setpia’. Questi progetti sono fondamentali per introdurre attrezzature e modalità che permetteranno una valorizzazione del pescato cogliendo il principio della ‘Sostenibilità, Economica, Sociale ed Ambientale’. Voglio ringraziare tutti coloro che si adoperano per la comunità, dai piccoli pescatori ai ristoratori, alle associazioni presenti nel territorio che con la loro azione coordinata rendono un servizio prezioso al sistema turistico dei due comuni, orientati sempre più verso un Turismo Sostenibile avendo sposato appieno i principi della Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS)”.
L’iniziativa si avvale del patrocinio della Regione Abruzzo, della Provincia di Teramo, dei Comuni di Silvi, Pineto e Atri, del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, di Europarc, Gastronomia Sostenibile tra il Mare e le Terre del Cerrano e realizzata con i contributi dello strumento finanziario Life dell’UE.