Pineto. Il gruppo Pineto Partecipattiva, a seguito dell’ultimo direttivo, torna a sottolineare “l’elevata importanza dello sviluppo sostenibile ad indirizzo naturalistico di uno dei tratti più belli della ciclovia adriatica che va da Pineto a Scerne per poi individuarne la risalita lungo il Fiume Vomano, con lo scopo di diversificare e destagionalizzare l’offerta turistica del territorio di Pineto con una vocazione ambientale”.
“Non a caso”, prosegue la nota di Pineto Partecipattiva, “negli ultimi giorni si sono avuti avvistamenti di una coppia di fenicotteri in sosta alla foce del Vomano, che danno uno stimolo ulteriore verso determinati indirizzi di tutela e visione alternativa del territorio. Già nel 2014 per mezzo del proprio consigliere, allora Marta Illuminati, fu presentata da Pineto Partecipattiva ed approvata, la mozione che prevedeva l’ulteriore tutela dell’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” con la prevista estensione di una zona contigua e di rispetto fino alla foce del Fiume Vomano. Il Comune di Pineto ha espresso il proprio voto favorevole nella delibera n. 24 del 7 dicembre 2017 dell’Assemblea del Consorzio di Gestione dell’Area Marina Protetta “Torre del Cerrano” sulla proposta di istituire un’area Zona di Protezione Speciale ai sensi della Direttiva 79/409/CEE relativa alla conservazione degli uccelli selvatici che segue la linea di costa dal Piomba fino al Vomano”.
Per Pineto Partecipattiva “tali zone coinvolgono anche il più volte discusso areale definito Piano Quadro, lungo la stessa ciclovia Adriatica, sul quale il Movimento ricorda essere interessato da numerosi provvedimenti di tutela a partire da vincoli posti dal PAI (Piano Stralcio di Bacino per l’Assetto Idrogeologico dei Bacini Idrografici di Rilievo Regionale Abruzzesi) dal Piano Stralcio relativo a “Difesa dalle Alluvioni” e dal Piano Territoriale Provinciale, a cui qualsivoglia proposta dovesse arrivare la stessa si dovrà sempre attenere; non a caso, e per i vincoli in essere, l’area in questione ha storicamente da sempre una linea di pianificazione con bassa indicizzazione e fino ad oggi è rimasta libera da insediamenti pesanti, costruzioni e lottizzazioni”.
Per Pineto Partecipattiva “prevarrà un progetto ed una visione finalizzata alla tutela e alla valorizzazione dell’area per uno sviluppo turistico sostenibile e alternativo, con la valorizzazione dall’ecosistema costiero e fluviale, facendo valere l’impegno per la proposta della creazione di una Zona di Protezione Speciale, e contro ogni proposta di cementificazione costiera che come storia recente insegna, ha già arrecato danni in aree simili come la Pineta Catucci nel Quartiere di Villa Ardente”.