Il nuovo ospedale di Teramo: “Sarà nosocomio dell’alta complessità, per il Mazzini altre funzioni” VIDEO

Presentato oggi pomeriggio da Regione Abruzzo ed Asl presso la Camera di Commercio, il progetto del nuovo ospedale di Teramo che sorgerà, almeno nelle intenzioni, in contrada Fiumicino, nelle vicinanze dello stadio Bonolis.

 

Al direttore del Dipartimento Salute della Regione Abruzzo, Claudio D’Amario, il compito di illustrare il progetto: un DEA di II livello sull’area Abruzzo Nord (L’Aquila-Teramo), che sarà centro di eccellenza per affrontare i casi più complessi e con L’Aquila, Sant’Omero, Altri e Giulianova i cui nosocomi avranno funzioni di spoke, dove troveranno ospitalità chi ha invece superato la soglia di complessità o chi necessita di cure non emergenziali.

L’hub di Teramo sarà dotato, ad esempio, di una sala ibrida, dove confluiranno una serie di reparti per affrontare tutte le emergenze in modo coordinato.

Una riorganizzazione ospedaliera, illustrata anche dall’assessore regionale Nicoletta Verì e dal direttore generale della Asl di Teramo, Maurizio Di Giosia, che va a completare il quadro con i tre ospedali di I livello a Vasto, Avezzano e Lanciano.

Per il progetto l’investimento complessivo ammonta a più di 260 milioni di euro: circa 120 milioni di euro sono già a disposizione con fondi statali, per la parte restante ancora da definire se si procederà o meno tramite project financing.

Presenti nella sala convegni della Camera di Commercio anche associazioni e comitati che sono contrari alla delocalizzazione del Mazzini.

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