Omicidio Silvi, architetto trasferito in carcere

E’ stato trasferito in carcere Giuseppe Di Martino, il 45enne architetto che deve rispondere dell’omicidio del padre Giovanni, deceduto la scorsa notte dopo una lite familiare a Silvi.

L’uomo è stato sottoposto a fermo di polizia giudiziaria per omicidio preterintenzionale, con i carabinieri del reparto operativo, diretti dal tenente colonnello Luigi Dellegrazie, che stanno indagando su quanto avvenuto coordinati dalla procura di Teramo.

Secondo i riscontri compiuti in queste ore dai militari del reparto operativo, coadiuvati dai carabinieri della stazione e della compagnia di Giulianova, ci sono delle incongruenze tra il racconto del 45enne e quanto effettivamente invece sembra emergere dai rilievi eseguiti.

In particolare, a quanto appreso, la versione fornita dall’uomo non collimerebbe con quella di una zia e con la ricognizione cadaverica effettuata sul corpo del padre. Anche la dinamica della lite raccontata dal 45enne, con il padre che sarebbe finito su un tavolo dopo uno spintone, non combacerebbe con i rilievi compiuti dai carabinieri all’interno dell’abitazione dove viveva con i genitori.

All’interno di quella casa a Silvi Marina, liti familiari erano frequenti, con il 45enne che però secondo i militari avrebbe sbattuto il padre sul tavolo dopo averlo allontanato dalla madre.

Maggiori indicazioni si avranno anche dall’autopsia disposta dal magistrato di turno.

 

 

 

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