L’omicidio, il giro di prostituzione e la droga: 40 carabinieri per l’arresto di Silvi

Indagini lunghe quasi un anno, dal giorno dell’incidente dell’aprile del 2022, per arrivare non solo a scoprire il presunto autore di un omicidio, ma anche un giro di prostituzione e spaccio.

Così quaranta carabinieri, la scorsa notte, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere a Vasto per Pietro Mercurio, 60enne originario di Gragnano ma da anni in Abruzzo e titolare di locali notturni tra Silvi e Città Sant’Angelo.

L’ordinanza, firmata dal gip Lorenzo Prudenzano, arriva dopo le indagini portate avanti dal nucleo investigativo di Teramo, diretto dal maggiore Danilo Ferella, insieme al reparto operativo del comando provinciale, coordinato dal tenente colonnello Carmelo Grasso. A collaborare, anche i militari di Silvi e della compagnia di Giulianova, diretta dal capitano Nicolò Morandi, oltre ai cinofili dell’Arma.

Indagini scaturite da quell’investimento lungo la statale 16, che ha visto Marco Monti, 51enne, morire per i gravi traumi riportati. L’esame autoptico, con evidenze che hanno cozzato con la semplice ricostruzione di un incidente mortale, ha spinto il sostituto procuratore Laura Colica, titolare dell’inchiesta, a chiedere ai militari di approfondire i fatti, sotto il coordinamento del procuratore Ettore Picardi e del comandante provinciale Pasquale Saccone.

Così, nonostante immagini di videosorveglianza “sparite” e che saranno forse ritrovate nel materiale informatico sequestrato la scorsa notte, il clima di omertà dell’ambiente gravitante attorno al night club, i militari sono arrivati ad arrestare il 60enne per l’ipotesi di omicidio preterintenzionale.

Secondo la ricostruzione dei carabinieri, Mercurio avrebbe spinto Monti in strada mentre sopraggiungeva un’auto sulla statale, il tutto perché il 51enne si sarebbe invaghito di una donna che lavorava all’interno del night “Zeus” di Silvi Marina. Da lì la sparizione delle immagini di videosorveglianza, le minacce a chi aveva assistito ai fatti, i regali ed il denaro per il silenzio delle ragazze che poco dopo hanno abbandonato il posto di lavoro di Silvi. Opere che il 60enne non avrebbe compiuto da solo, ma con parenti, accompagnatrici e dipendenti, posizioni al vaglio dei militari che hanno già provveduto a denunce per questi fatti.

Mercurio deve anche rispondere dell’ipotesi di favoreggiamento della prostituzione e di cessione di sostanze stupefacenti all’interno dei locali e di alcuni appartamenti frequentati dalle ragazze che lavoravano nei night (sequestrati 70 grammi tra hashish e marijuana). Elevate anche sanzioni amministrative per 15mila per violazioni nelle posizioni lavorative riscontrate dai carabinieri del Nil.

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