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Teramo, gli architetti: “Per il nuovo ospedale da verificare Piano territoriale”

Con una nota inviata a Direttore Generale della ASL, Presidente della Provincia e Sindaco del Comune di Teramo, l’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Teramo entra di nuovo nel dibattito sul nuovo polo ospedaliero teramano.

“Pur non volendo entrare, in questa fase, nel merito della collocazione del nuovo ospedale provinciale – si legge nella nota – l’Ordine sottolinea ed evidenzia che la realizzazione di un nuovo polo ospedaliero, di rilevanza provinciale, è opera che interessa l’intero territorio della provincia di Teramo, e che influenzerà il complesso sistema delle strutture sanitarie provinciali, necessitando, quindi, di una strategia globale che tenga conto, oltre che della realizzazione della singola opera, ovunque essa venga ubicata, anche della funzionalità delle strutture già esistenti (Giulianova, S.Omero, Atri, polo di Villa Mosca) e delle loro interrelazioni”.

Per gli architetti “la scelta del sito di ubicazione non potrà prescindere da considerazioni pianificatorie di area vasta, andando ad impattare con il sistema della mobilità, non solo locale, provocando, nel tempo, fenomeni insediativi, a ridosso dell’area ove sorgerà il nuovo ospedale, che devono essere necessariamente previsti e guidati”.

Pertanto l’Ordine richiama le norme del vigente Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale che obbliga, per la definizione di intese per la localizzazione e la realizzazione di opere e interventi di livello sovra-comunale, i Comuni e/o gli altri Enti interessati a convocare specifiche “Conferenze di pianificazione” allo scopo di stipulare Accordi di Pianificazione ai sensi e per gli effetti dell’articolo 15 della legge 241/90 e successive modifiche e integrazioni.

“La conferenza di copianificazione – specifica il presidente dell’Ordine, Raffaele Di Marcello – oltre ad essere obbligatoria è uno strumento indispensabile per far si che, nel corso delle procedure per la realizzazione del nuovo polo ospedaliero, non escano problemi con i pareri vincolanti di altri enti e perché si avviino, da subito, le procedure di Valutazione Ambientale Strategica necessarie e propedeutiche alla variante urbanistica”

“Ci auguriamo – conclude Di Marcello – che ASL, Provincia e Comune si attivino subito onde dare un forte segnale di condivisione con il territorio e fornire concretezza ad un progetto fondamentale per la provincia di Teramo, di cui molto si parla, spesso con un approccio parziale all’argomento, ma per la cui attuazione necessitano procedure precise”.