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Nuove captazioni per la Val Vibrata, incontro tra Ruzzo Reti e WWF

Nuove possibili captazioni per soddisfare i bisogni idrici delle zone meno servite e attività di sensibilizzazione per la riduzione dei consumi. Sono stati questi i temi oggetto dell’incontro tra Ruzzo Reti Spa e Wwf Teramo, tenutosi questa mattina nella sede della società acquedottistica. All’incontro hanno partecipato la presidente di Ruzzo Reti Alessia Cognitti, il direttore tecnico Pierangelo Stirpe e l’ingegnere Silvia Di Croce, dirigente del Servizio Acquedotto e Potabilizzatore, mentre per l’associazione ambientalista sono intervenuti il presidente, Claudio Calisti, e Massimo Fraticelli.

L’azienda ha spiegato come il progetto relativo alla ricerca di nuove captazioni sia frutto di uno studio del 2002 che si era concentrato sulla montagna dei Fiori e sui monti della Laga. Da tale studio è emerso che la potenzialità idrica dei due siti, mantenendo inalterata la capacità delle relative falde acquifere, potrebbe attestarsi sui 50 litri al secondo ciascuno. Una quantità di acqua lontana dalle soglie raggiunte con le captazioni del Gran Sasso (attualmente, circa 800 litri al secondo), ma comunque sufficiente per le necessità di zone terminali da sempre in sofferenza come la Val Vibrata e i comuni montani al confine con la provincia di Ascoli Piceno. Si tratta peraltro di un’acqua di classe A1, con una qualità paragonabile a quella del Gran Sasso.

La presidente Cognitti ha rassicurato il Wwf, contrario alle captazioni sui Monti della Laga anche perché si tratta di area protetta, sottolineando la necessità per l’azienda di approfondire il tema. Dovrà invece essere definito nel dettaglio il progetto relativo a nuove captazioni sulla montagna dei Fiori, grazie al quale potrebbe finalmente trovare soluzione il problema della carenza idrica dei paesi della Val Vibrata. L’associazione, su questo punto, si è riservata di valutare il progetto definitivo e ha ricordato che è necessario verificare l’effettiva disponibilità idrica della falda e rispettare i vincoli imposti dalla normativa sulle aree protette.

Oggetto dell’incontro sono state anche le possibili iniziative da avviare insieme per sensibilizzare gli utenti a un minor consumo di acqua, spesso utilizzata impropriamente anche nei periodi di siccità con danni notevoli in termini di mancato consumo umano. La presidente ha accolto con favore la proposta di valutare progetti di comunicazione che coinvolgano in tal senso scuole e famiglie. “È stato un incontro molto positivo – è il commento di Alessia Cognitti – che speriamo possa costituire la base per iniziative comuni che siano orientate ad innalzare la consapevolezza dell’acqua come risorsa preziosa ma non infinita e, dunque, da tutelare al massimo”.