L’iniziativa, quella di donare un alla squadra avversaria, in occasione delle proprie gare casalinghe, dodici lettere. Che una volta composte tra loro, formano la scritta “No al Razzismo”.
L’iniziativa, nella sostanza, è stata avviata ieri in occasione dell’amichevole disputata dal Pro Notaresco con gli Esordienti del Pescara.
“Abbiamo deciso di dare anche noi, piccola realtà calcistica”, sottolinea il dirigente Mirko Gramenzi, ” il nostro contributo affinché episodi di razzismo come quelli che si sono verificati in occasione della partita di Seria A Inter-Napoli, non si ripetano più”. Il progetto da noi proposto consiste del donare alla squadra avversaria 12 lettere tante sono quelle che compongono la frase “NO AL RAZZISMO”, con invito a ripetere la consegna delle lettere nel loro prossimo incontro casalingo, fotografando i bambini e pubblicando la foto sulla pagina Facebook creata per il progetto “NO AL RAZZISMO” ed avente come logo un cuore con la scritta rossa.
Vuole essere un passaparola per tutte le Scuole Calcio e tutte le attività sportive che riguardano i bambini in quanto lavorando quotidianamente con loro e parlando di integrazione come concetto avverso al razzismo, formeremo prima ancora che sportivi, i futuri uomini, tifosi, spettatori.
E se interagiamo con i bambini oggi con questi concetti positivi raccoglieremo i frutti quando loro diverranno adulti. I bambini vivono il calcio come un gioco. Anche noi abbiamo nella nostra società diversi bambini con cittadinanza albanese, macedone, romena ma i bambini non badano a queste differenze in quanto a loro interessa solo giocare e noi abbiamo il dovere di far sì che il calcio appunto resti un gioco”.