“Questi palloncini”, si legge nella nota del WWF Teramo, “dopo alcune ore o al massimo alcuni giorni, finiscono per ricadere inquinando terreni e corsi d’acqua. Attraverso questi ultimi, i residui dei palloncini possono arrivare fino al mare contribuendo all’inquinamento marino e, a causa delle correnti e delle mareggiate, della costa. Hanno tempi di degradazione molti lunghi, calcolati in diversi anni, e incrementano l’inquinamento da plastica di suolo, fiumi e mare che rappresenta attualmente uno dei principali problemi ambientali. La plastica, se da un lato porta indubbi benefici, dall’altro ha impatti ambientali sempre più devastanti con danni su specie e salute umana ormai (quasi) irreversibili. Sul punto si rinvia all’ultimo dossier del WWF Italia “Plastica: dalla natura alle persone” (https://www.wwf.it/cosa-facciamo/pubblicazioni/plastica-dalla-natura-alle-persone/) che illustra la problematica e le necessarie soluzioni. Oltre al problema dell’inquinamento per l’abbandono in natura di questi palloncini, vi è anche quello che molti animali (specialmente marini) scambiano i residui di plastica e gomma per cibo, ingerendoli e finendo per rimanere soffocati (il 52% delle tartarughe marine ha ingerito plastica)”.
Per questo il WWF Teramo ha segnalato a tutti i Sindaci della provincia di Teramo l’iniziativa del Comune di Brugherio (Provincia di Monza e Brianza) che, con l’Ordinanza sindacale n. 67 del 14/05/2023, ha stabilito il “divieto di abbandono di nastri colorati e lancio di palloncini in gomma o similari riempiti con gas più leggeri dell’aria”.
“Questa Ordinanza, rintracciabile sul sito del Comune, rappresenta un esempio da seguire perché, oltre a stabilire una regola concreta da applicare su tutto il territorio comunale, costituisce anche un invito per tutti i cittadini affinché evitino sempre più di utilizzare oggetti “usa-e-getta””, conclude il WWF Teramo.