Il presidente di Confindustria Teramo, Lorenzo Dattoli, nel suo intervento di apertura, ha sottolineato che “i fondi del Next Appennino sono urgenti, necessari e vitali per le imprese teramane che hanno presentato oltre 200 domande sviluppando investimenti per circa 250 milioni di euro”.
L’intervento del commissario Castelli è stato preceduto anche dal saluto del presidente del consiglio regionale dell’Abruzzo, Lorenzo Sospiri, del magnifico rettore dell’Università di Teramo, Dino Mastrocola, e della presidente della Camera di Commercio del Gran Sasso d’Italia, Antonella Ballone.
“Non c’è ricostruzione senza riparazione dei territori del cratere sismico – ha detto Castelli parlando alla platea – il che significa affiancare ai lavori per gli edifici e le infrastrutture, interventi adeguati per lo sviluppo socio-economico delle comunità”.
In questa direzione vanno le risorse messe a disposizione per i progetti delle imprese di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio: circa 700 milioni sul totale complessivo di 1,8 miliardi di euro del Fondo complementare al PNRR. Le prime graduatorie sono state già approvate (277 milioni per 1.280 progetti). Dal mondo imprenditoriale è arrivata la richiesta di procedere rapidamente anche con la pubblicazione delle graduatorie relative alle altre sottomisure e di correggere alcune contraddizioni di natura finanziaria e amministrativa.
Il senatore Castelli ha garantito che procederà con ulteriori proposte per continuare a supportare gli investimenti delle aziende: “Il 29 maggio è in programma una Cabina di coordinamento per invitare ciascuna Regione a ridestinare le risorse già disponibili ma non allocate – ha dichiarato – A fronte di un plafond di 615 milioni, sono pervenuti progetti da parte delle imprese per 1,5 miliardi. Solleciterò il Governo a rimodulare i fondi PNC e PNRR sulla base dei progetti presentati, nella direzione indicata dal piano Repower EU”.
Tutti hanno sottolineato l’esigenza di un’alleanza tra Istituzioni e imprese, sia per centrare il rilancio economico dei territori dell’Appennino centrale, sia per trasferire alle aziende i risultati della ricerca e dell’alta formazione accademica. Ha portato i suoi saluti anche il sindaco di Mosciano Sant’Angelo, Giuliano Galiffi.