E se qualche settimana fa c’era stato uno sciopero da parte degli studenti, ora a prendere posizione sono i genitori che hanno diffuso una lettera nella quale raccontano la situazione di stallo, definita senza mezzi termini di disorganizzazione.
“Nonostante le rassicurazioni della dirigente scolastica”, si legge, ” ad oggi non è ancora chiaro se i viaggi si faranno o meno anche se le famiglie, con sacrificio, hanno pagato la prima rata.
Ci sentiamo presi in giro, perchè dopo la sciopero degli studenti ci erano arrivate delle rassicurazioni e che appena versata la prima rata ci sarebbe stata comunicata la data certa della partenza.
Siamo arrivati al momento di pagare la seconda rata e non c’è nessuna certezza se non che il viaggio a Dublino è stato annullato. Va detto che le quote non sono state spalmate nell’arco di tre mesi, ma in 30 giorni, come ci era stato comunicato prima di Natale e parliamo di cifre che vanno dagli 800 ai 1400 euro a famiglia. Somma che rappresenta un aspetto importante per i bilanci familiari e se lo avessimo saputo prima, non avremmo aderito all’iniziativa”.
“I nostri figli”, prosegue la lettera, ” aspettavano questo appuntamento da tre anni dopo il Covid e si sentono traditi nelle loro legittime aspettative”.