Nereto – Un viale come luogo della memoria.
È stata scoperta stamattina la targa che omaggia il presidente Aldo Moro, ucciso dalle Brigate Rosse il 9 maggio 1978.
La tromba suona il silenzio, un telo bianco legato ad una corda copre la palina, le mani del sindaco Daniele Laurenzi insieme a quelle della figlia dello statista Agnese Moro stringono la corda: il gesto del tirare lascia cadere il velo, e un lungo applauso rompe la commozione.
L’amministrazione comunale ha deliberato l’intitolazione del tratto di strada SS.259 al presidente della Democrazia Cristiana: a seguito dei lavori di sistemazione del manto stradale, effettuati da Anas, il comune colma un vuoto rispetto alla mancanza sul territorio di spazi dedicati a volti che hanno scritto la storia del nostro Paese.
L’inaugurazione del viale è stato l’atto conclusivo di due gironi dedicati a convegni sulla Giustizia Riparativa, organizzati da “Le Officine del Cambiamento”, Ministero della Giustizia e Associazione “Servire Nereto”, a cui hanno partecipato Agnese Moro (figlia di Aldo Moro) e Adriana Faranda (ex Brigate Rosse): gli anni di piombo vengono ripercorsi dal dialogo tra due donne che hanno intrapreso, negli anni, un percorso duro, lungo e doloroso per raggiungere una memoria condivisa e provando a riconoscere l’umanità dell’altro, qualsiasi cosa abbia commesso”.