Alba Adriatica, no senso unico in viale Mazzini: mille firme e osservazione

Alba Adriatica. Quasi mille firme raccolte per dire di no al senso unico in viale Mazzini. E un’osservazione, circostanziata e dettagliata, nella quale si evidenziano dei difetti di procedura ma anche operativo sulle strategie contenute nel piano della mobilità ciclistica, che passa sotto il nome di biciplan.

 

Il Comitato piazza del Popolo e viale Mazzini, che conta oltre 110 aderenti, chiarisce in maniera chiara la propria posizione e lo fa presentando la raccolta delle firme e l’analisi dell’osservazione depositata, negli ultimi giorni, in Comune. Nel corso di una conferenza stampa il portavoce del Comitato Maurizio Ielo, alcuni commercianti del viale e aderenti al comitato, hanno illustrato la propria posizione. “Noi non vogliamo attaccare nessuno”, commenta Ielo, “ e l’idea di prevedere, finalmente, i marciapiedi in viale Mazzini, è sicuramente apprezzabile.

 

La proposta di un marciapiede e ciclabile. Ma non è possibile pensare di prevedere dei sensi unici dappertutto, anche in viale Mazzini. C’è un grande dissenso attorno a queste strategie, che siamo venuti a conoscenza attraverso una delibera di giunta. Prima, però, è mancato un confronto preventivo con i cittadini, comitati e portatori di interesse. I cittadini volevano essere interpellati prima, come prevede la legge. Il metodo contestiamo e il messaggio che è stato lanciato è sbagliato. In una fase nella quale tra Covid, guerra, e caro bollette e le famiglie si sono sentite spaesate e hanno manifestato il loro dissenso con la raccolte di firme”.

L’osservazione. Il documento redatto da un esperto del settore nasce da alcuni elementi normativi. In pratica non viene fatto riferimento all’approvazione del piano generale del traffico, i cui contenuti sono regolamentati da una specifica direttiva del ministero. E dunque, come recita la stessa osservazione, preliminarmente all’approvazione del Biciplan, va redatto e approvato un piano generale del traffico nella sua complessità. Che gli interventi devono essere concertati con cittadini e portatori di interesse. Dunque diversi elementi normativi, attraverso i quali il comitato chiede di non realizzare i sensi unici, in particolar modo in via Mazzini e via Duca d’Aosta.

In pratica l’altro elemento del dissenso ruota attorno al fatto che tutto il percorso andava concordato prima, oggetto di confronto, e “avrebbe fatto risparmiare tempo e anche favorito un confronto costruttivo con cittadini, commercianti e portatori di interesse”.

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