La decisione, nata per limitare occasioni di contatto, ha però generato reazioni e polemiche sui social, dove lo stesso parroco, in questa fase emergenziale per la cittadina (82 persone contagiate a domicilio e tre in ospedale), aveva deciso di sospendere le funzioni religiose nei giorni feriali.
Nei giorni festivi, dunque, orari e messe resteranno le stesse di sempre con l’aggiunta della celebrazione domenicale (ore 9.30) nella chiesa dell’Addolorata. A distanza di qualche ora, però, qualcuno ha fatto notare la cosa alla curia e con Roberto ha avuto una reazione decisamente piccata sui social.
“Visto che le chiese di altri paesi sono aperte”, ha ribattuto il parroco,” vi invito ad andare lì invece di chiamare la curia, lamentandovi che ho chiuso la chiesa. Un tempo me la prendevo. Ora posso solo dirvi che fate letteralmente pena. Forse non è chiara la situazione. Si sta in zona rossa e si sta a casa. Le regole sono per tutti e sono fatte per essere rispettate. A chi non sta bene, lo invito ad avere un confronto. Anzi, vi dirò un’altra cosa, la stessa che ho detto alla curia: se non sta bene il mio operato sono pronto a fare un passo indietro”.
Anche il sindaco Daniele Laurenzi, in serata, nel riepilogare la situazione contagi nella cittadina, ha appoggiato la decisione del sacerdote. “Condivido appieno la decisione del nostro parroco don Roberto Camerucci”, chiosa il sindaco,” di sospendere durante la settimana la celebrazione della santa messa. Decisione responsabile in linea con le mie decisioni, ovvero di chiudere cautelativamente la scuola dell’infanzia e l’asilo nido per almeno 14 giorni”.