Presentate ai sindaci le linee progettuali della strada panoramica del Gran Sasso; lo studio preliminare predisposto dall’ingegnere Domenico Di Baldassarre, couadiuvato dal geologo Leo Adamoli, è stato integrato con i contributi del settore viabile (la responsabile Monica Di Mattia e i tecnici Tonino Di Remigio e Marco Paoletti) e del servizio Urbanistica e Pianificazione Territoriale (responsabile Giuliano Di Flavio, con Alfonso Pallini e Raffaele Di Marcello). Una proposta flessibile e aperta che diventa parte integrante del bando di progettazione (500 mila euro) che sarà pubblicato nei prossimi giorni.
“Non possiamo occuparci solo dell’ordinario – ha dichiarato questa mattina il presidente Diego Di Bonaventura – questa è una sfida rispetto ad una visione, in questa visione la montagna diventa più vicina alle grandi vie di comunicazione, più accessibile e con una una rete di adduzioni che riconnette gli stessi piccoli centri fra loro, riscoprendo valori storici e paesaggistici. Senza le strade, senza una viabilità di raccordo fra il territorio e le grandi via di comunicazione nella direttrici Ascoli e Pescara e l’autostrada L’Aquila Roma, ogni ipotesi di sviluppo si scontra con difficoltà oggettive. E’ una strada green, andare in montagna sarà davvero una passeggiata”.
Lo studio preliminare ipotizza un tracciato – circa 20 chilometri – che dal casello autostradale di Colledara, lungo l’asse della provinciale 491, attraversa Ornano, Tossicia, Tozzanella, Flamignano, Sant’Andrea, Aquilano, le casette di Cusciano e Cusciano, Cerqueto e infine Pietracamela. I tempi di progettazione sono stimati in 455 giorni, spesa complessiva circa 20 milioni di euro. “Il vecchio progetto, ipotizzato oltre 10 anni fa quando Di Baldassarre fu incaricato dalla Provincia, è stato incrociato con tutta la pianificazione territoriale dell’ente, contestualizzato all’interno del piano Strade Parco e del Progetto Borghi, due strumenti di pianificazione di area vasta che si occupano in maniera meticolosa dell’area montana, non solo quella del Gran Sasso ma anche della Laga – ha sottolineato il consigliere delegato alla viabilità,
Lanfranco Cardinale – il nostro primo obiettivo, quindi, è stato quello di inserire questa idea all’interno di un quadro di sistema attualizzandola. Si tratta di una proposta aperta e spetterà alla progettazione esecutiva definire nel dettaglio il tracciato”.
Lo studio preliminare pone una serie di obiettivi strategici: ricostruire una rete di adduzione e avvicinamento dei centri montani e dei luoghi ad alta valenza turistica, paesaggistica e storica; potenziare la rete di accesso al comprensorio montano valorizzando un territorio frammentato e abbandonato anche per oggettive difficoltà di comunicazione; minimizzare l’impatto della strada nel contesto ambientale. La strada come spiegato anche da Giuliano Di Flavio, Monica Di mattia e Domenico di Baldassarre, viene concepita in maniera nuova (come indicato nel progetto Strade parco cui si fa rimando per le diverse tipologie di intervento) pronta ad accogliere anche piste ciclabili e auto elettriche con ampio ricorso alle tecniche di ingegneria naturalistica.
Con il progetto cantierabile l’opera potrà essere candidata a finanziamento utilizzando le diverse azioni che si svilupperanno nei prossimi anni grazie anche ai finanziamenti straordinari del paccdhetto Recovery.
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