Mettete poi tutte le abitazioni attorno e davanti il bar. E metteteci i residenti del quartiere, ostaggio della mancanza di rispetto delle norme ordinarie (orari di chiusura del locale e musica off dopo una certa ora, per esempio) e costretti ad invocare aiuto.
Ci hanno provato con le Istituzioni locali e le forze dell’ordine. In un caso, la lamentela è diventata una segnalazione scritta. Qualche controllo c’è stato, una multa qualche mese fa anche. Poi?
Il tempo passa, le serate musicali restano. Il dj set soprattutto. Ma nulla cambia. I residenti ora chiedono aiuto alla stampa. Perché non ne possono più di dover rinunciare a dormire, il sabato notte in primis.
Che dobbiamo fare? Se lo chiedono i residenti che, prendono carta e penna, e scrivono agli organi d’informazione, perché qualcuno intervenga. Nulla di personale, dicono, contro i giovani e dinamici titolari del bar.
“Chi dice che i residenti siano loro ostili e non li vogliano far lavorare, dice il falso”, scrivono alla redazione.
I residenti del quartiere vorrebbero solo che le regole venissero rispettate…e fatte rispettare.
Vorrebbero che la movida interna ed esterna al locale non si trasformasse in schiamazzi e notti insonni.
Vorrebbero che a Campli i diritti di chi lavora si conciliassero col diritto, di tutti, a riposare dall’1 di notte in poi.
E’ possibile?