“Alba Adriatica non merita questo. L’ospitalità, l’accoglienza e l’operatività dei suoi imprenditori, la dedizione dei suoi cittadini, la presenza di tanti turistici raccontano altro.
E la responsabilità dei tanti non può essere messa in discussione dell’irresponsabilità di chi pone in essere condotte che non tutelano la salute e la sicurezza dei giovani”.
E’ un passaggio, l’ultimo, della presa di posizione del sindaco di Alba Adriatica, Antonietta Casciotti, dopo la sequela di episodi violenti che negli ultimi giorni hanno connotato le notti della movida a livello cittadino, culminate con la rissa della scorsa notte con l’accoltellamento di due giovanissimi sulla riviera.
Il sindaco, che riferisce che domani (19 agosto), in prefettura andrà in scena una riunione straordinaria del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica sul caso Alba, analizza una serie di aspetti.
Dalla preoccupante tendenza che l’estate 2020 ha evidenziato, con tutte le sue ripercussioni, alle iniziative messe in campo che, però, da sole non possono bastare.
Episodi violenti. “Le cronache di questi giorni colpiscono per la carica di insensata violenza messa in atto da gruppi di giovani e giovanissimi”, scrive il sindaco. “Un fenomeno inedito in queste dimensioni ed a queste latitudini. Questioni di ordine pubblico stanno mettendo a dura prova l’intero territorio nazionale facendo da aggravante ad un contesto già segnato dell’emergenza sanitaria. Le ripetute aggressioni notturne costringono le forze dell’ordine a continui interventi nell’evidente sbilanciamento tra risorse a disposizione ed istanze a cui dar risposta. La sicurezza, il vandalismo contro il patrimonio pubblico e privato, il disturbo della quiete non sono che elementi concatenati al degrado culturale di cui è vittima la nostra società. La miscela di disagio ed inquietudine è un cocktail esplosivo che trova il proprio detonatore nell’abuso di alcol e nell’uso di sostanze stupefacenti”.
La situazione di Alba Adriatica. Il sindaco ricorda che la cittadina, nel tentativo di prevenire quella che può essere definita come una vera e propria deriva, ha adottato in collaborazione con gli operatori del comparto turistico un protocollo operativo volto alla sana gestione del divertimento notturno.
“E’ stata rafforzata la collaborazione con le forze dell’ordine”, aggiunge, “quelle di polizia e con le associazioni di volontariato. Sono state promosse e attuate nell’ambito del progetto “Movida Serena” azioni di responsabilità rivolte ai gestori degli esercizi commerciali parte della nostra offerta turistica. Sono state condivise con tutte le associazioni di categoria operanti nel settore turistico linee operative finalizzate al contenimento delle condotte antisociali ed allo sviluppo di una strategia turistica chiara, compatibile e sostenibile per il nostro territorio e la sua economia complessiva.
Risultati ancora da raggiungere. “Non siamo qui a demonizzare il divertimento notturno e suoi giovani protagonisti”, prosegue la Casciotti. “Non siamo qui a generalizzare le condotte antisociali di qualcuno facendone una rappresentazione di massa. Ma non siamo qui nemmeno per chiudere gli occhi di fronte ai problemi che persistono e che devono interrogarci tutti riguardo a cosa abbia impedito di raggiungere il risultato auspicato. L’amministrazione ha ambito con tutte le sue forze a far sì si sviluppasse come non mai un livello di responsabilità collettiva, comune e condivisa. Pur conscia delle difficoltà e dei propri limiti ha promosso eventi culturali di grande qualità, rafforzato i presidi di sicurezza, portato alla condivisione della strategia turistica gli operatori di settore. Ha promosso la cultura del sano divertimento con ogni strumento a sua disposizione. Ma tutto questo non è evidentemente stato sufficiente. Servono ulteriori sforzi da parte di tutti. Servono investimenti pubblici e privati e la presa di coscienza, non più procrastinabile, del fatto che tutti siamo responsabili in solido. E che solo insieme, con scrupolosa lealtà, è possibile invertire la rotta”.