Mosciano, la denuncia: “Pezzo di legno lasciato per mesi nella fronte di mio padre”

Arriva da Mosciano Sant’Angelo alla nostra redazione, la denuncia di una donna e delle condizioni in cui avrebbe vissuto il padre per mesi.

“Voglio precisare che non faremo per principio nessuna denuncia – scrive Sandra – ma chiediamo a tutti coloro che scelgono di fare il mestiere del medico di farlo con responsabilità, serietà e coscienza”.

Secondo quanto riportato alla nostra redazione, il padre di 82 anni, il 23 dicembre scorso, stava segando della legna. Un pezzo di legno però lo ferisce alla fronte, portandolo addirittura a svenire. Caso (e fortuna) ha voluto che lì vicino all’uomo, giocasse la figlia di Sandra che si rende conto dell’accaduto ed avvisa i genitori.

“Al pronto soccorso di Giulianova suturano la ferita con 13 punti e gli viene prescritta una TAC. Tutto apposto dicono – racconta la donna – Dopo un mese la ferita si gonfia, spurga liquido e pus. Sia il medico di famiglia che un chirurgo decidono di suturare di nuovo la ferita, gli viene anche siringata per rimuovere il gonfiore dovuto all infezione. Morale della favola: il 12 marzo scorso, tre mesi dopo, con la faccia ancora gonfia e qualcosa di duro che fuoriusciva dalla pelle, mio padre estrae con le mani questo pezzo di legno, che nessuno aveva notato, di circa due centimetri (non parliamo di scheggia)”.

Adesso l’anziano si sta riprendendo ma di certo non dimenticherà facilmente la disavventura capitata.

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