Montorio al Vomano. Il Movimento 5 Stelle, dopo una attenta attività di analisi sull’operato della Ruzzo Reti, è venuto a conoscenza di una notizia che, “se confermata, sarebbe di una gravità inaudita: da circa 3 anni durante la notte e nei giorni festivi il potabilizzatore di Montorio pare venga gestito solamente da guardie private, prive di qualsiasi competenza tecnica”. A dirlo è l’Onorevole M5S della Camera dei Deputati, Fabio Berardini,
“Questo vuol dire che la struttura che fornisce l’acqua che noi tutti beviamo durante tutte le notti dell’anno ed in tutti i giorni festivi rimarrebbe completamente priva di tecnici esperti per la conduzione dell’impianto. Non solo. Infatti a queste guardie, prive di qualsiasi competenza tecnica, sarebbe anche affidato il compito di gestire il dosaggio dei reagenti chimici per la conduzione dell’impianto: sostanze che servono ad una corretta potabilizzazione dell’acqua”.
“Dopo aver ricevuto questa notizia”, fa sapere ancora Berardini, “ho immediatamente trasmesso un accesso agli atti alla Ruzzo Reti in qualità di parlamentare al fine di acquisire i registri di conduzione dell’impianto. Se la notizia verrà confermata, ritengo di una gravità inaudita che guardie private, prive di competenze tecniche, possano gestire quantitativi di sostanze chimiche per la conduzione dell’impianto di potabilizzazione di Montorio” conclude il Deputato.
LA RISPOSTA DELLA RUZZO RETI “A monitorare (ed eventualmente ad intervenire) sul potabilizzatore di Montorio al Vomano – dichiara la presidente di Ruzzo Reti Spa, Alessia Cognitti -, c’è personale dedicato, che la notte e i giorni festivi lo fa da remoto, assicurando il servizio 24 ore su 24. Sempre nelle ore notturne e nei giorni festivi, inoltre, ci sono i vigilantes che servono a difendere la sicurezza del potabilizzatore (da malintenzionati e vandali) e di conseguenza dell’acqua che esce dai rubinetti nelle case della popolazione. Si tratta di cinque persone particolarmente esperte nella professione e anche formate ad altro. Esse infatti garantiscono la capacità di rilevare ed eventualmente riequilibrare anche minime anomalie. La valutazione delle eventuali anomalie tecniche e la loro risoluzione restano chiaramente di competenza dei tecnici di Ruzzo Reti reperibili i quali, dopo un confronto con il responsabile dell’impianto e il dirigente dell’Acquedotto, stabiliscono se e come intervenire. L’alto livello tecnologico e la sicurezza della dotazione degli strumenti della Ruzzo Reti consentono anche, laddove non fosse necessario l’intervento fisico dei tecnici, l’intervento da remoto, tipico delle aziende che hanno saputo ottimizzare le professionalità dei propri collaboratori. Questa è la situazione sul potabilizzatore di Montorio al Vomano, argomento su cui è intervenuto manifestando preoccupazione l’onorevole Fabio Berardini, a cui doverosamente (rappresenta la popolazione in Parlamento) diamo risposta, disponibili come sempre a farlo ancora”.