Sono stati fatti brillare intorno a mezzogiorno 600 metri cubi di roccia che erano finiti o minacciavano di finire lungo la provinciale 42, chiusa al traffico dallo scorso 6 marzo proprio dopo una caduta di massi ciclopici in prossimità di contrada Santa Lucia a Montorio al Vomano.
L’intervento è stato pianificato dalla Provincia di Teramo, sotto il coordinamento dell’ingegnere Dario Melozzi, con la collaborazione del Comune di Montorio al Vomano e l’intervento della ditta “Moretti Quintilio srl”, che ha messo a disposizione una squadra di rocciatori che ha dapprima piazzato le varie cariche lungo lo sperone pericolante e sui massi già caduti a terra, e fatto poi partire l’esplosione.
Adesso mano mano l’opera proseguirà liberando dai massi sbriciolati la strada ed applicando delle reti sullo sperone per evitare altre cadute.
Il transito verrà garantito con personale addetto alla sicurezza tra qualche tempo in primis agli autobus del trasporto pubblico, con la Regione Abruzzo che dallo scorso marzo ha investito circa mille euro in più al giorno per garantire il passaggio dei mezzi su altro percorso.
Poi via via sarà la volta delle auto che potranno ricominciare a transitare lungo la provinciale 42.