Martinsicuro, salvare gli alberi sul lungomare: la lettera aperta di Mario Viola

Martinsicuro. Marano Mario Viola, ex assessore all’ambiente del Comune di Martinsicuro e responsabile di Mountain Wilderness Abruzzo, ha scritto una lettera aperta al sindaco, agli assessori ai lavori pubblici e ambiente e al presidente del consiglio comunale, per chiedere di tutela degli alberi (17 tamerici e 4 aceri), prossimi all’abbattimento per i lavori della nuova pista ciclabile della zona centrale della riviera.

 

La lettera

 

Il progetto “Bike to Coast” del nuovo percorso pedonale e ciclabile del Lungomare Europa, dalla semirotonda Las Palmas all’incrocio con via dei Pioppi, prevede il taglio di 17 tamerici e  4 aceri. Soltanto questi ultimi sono malati a causa della salsedine e di potature anomale e pertanto vanno rimossi, ma non ora, bensì nel pieno della stagione invernale (dicembre – gennaio), quando sono in letargo, allo scopo di non procurare loro ulteriori sofferenze.

Gli alberi sono esseri viventi che gioiscono e soffrono come gli animali e gli umani. L’utilizzo della motosega per tagliare un albero è paragonabile ad un colpo di arma da fuoco contro un essere umano. Gli alberi azionano il loro istinto di conservazione quando avvertono l’avvicinarsi del bulldozer o di una motosega. Sono terrorizzati di fronte alla morte.

Chiedo alle Autorità in indirizzo di non tagliare gli alberi sani del Lungomare Europa, beni comuni di tutti i cittadini residenti.

Ai progettisti forse sono sfuggite le seguenti norme che tutelano gli alberi e, in particolare, le tamerici del suddetto Lungomare Europa:

  • il Lungomare Europa rientra nella zona A del PRP (Piano Regionale Paesistico);
  • le 17 tamerici in filare (lato ovest) sono piante autoctone, resistenti al vento e alla salsedine, tutelate dalla legge nazionale n. 10/2013, art.7, comma b;
  • lo Statuto Comunale tutela gli alberi all’art. 1;
  • il Comune di Martinsicuro è membro dell’Alleanza per il Clima delle Città Europee dal 1992;
  • il Comune di Martinsicuro, dal 2007, è registrato EMAS dall’Unione Europea, la quale raccomanda di tutelare le radici degli alberi durante i lavori di rifacimento di strade, sottoservizi, etc., allo scopo di non procurare sofferenza all’apparato radicale (il cervello delle piante).

A Martinsicuro c’è un precedente che dovrebbe far riflettere amministratori pubblici e cittadini affinché il patrimonio arboreo venga rispettato. Nel 2017 i vigili urbani del Comune di Martinsicuro denunciarono un operatore turistico per aver tagliato alcune tamerici del Lungomare Italia a Villa Rosa. L’operatore turistico è stato poi rinviato a giudizio dalla Procura della Repubblica di Teramo per aver violato le norme vigenti sul piano ecologico e paesaggistico.

Faccio appello alla sensibilità del Sindaco, degli Assessori e del Presidente del Consiglio Comunale di Martinsicuro affinché si adoperino per tutelare le tamerici per il contributo che hanno dato e danno per la produzione di ossigeno, assorbimento dello smog, restituzione di aria pulita e mitigazione della calura estiva per il contenimento dell’effetto serra.

Il Comune di San Benedetto del Tronto, membro dell’Alleanza delle Città Europee per il Clima come Martinsicuro, ha realizzato il nuovo lungomare di Porto d’Ascoli tutelando tutti gli alberi sani (tamerici, pini), dimostrando coerenza ambientale e considerazione della propria storia vegetale rappresentata dal ricco patrimonio arboreo.

Chiedo agli artisti, ai musicisti, agli sportivi, ai giovani, ai docenti e agli studenti di ogni ordine e grado di scuola e alla comunità cattolica, impegnata nell’applicazione dell’Enciclica Laudato sì di Papa Francesco, di sostenere le Autorità Comunali nella rivisitazione del progetto finalizzata alla conservazione delle tamerici.

La storia dell’architettura moderna ci offre esempi nobili di tutela del patrimonio vegetale, in armonia con le esigenze dei cittadini. L’esempio più emblematico è quello del 1851 a Londra, nell’ambito della prima Esposizione Universale. Per celebrare quel grande evento, il comitato organizzatore bandì un concorso internazionale per la costruzione di un padiglione da collocare al centro di una delle zone più verdi della capitale, tra Hyde Park e Kenningston Gardens. Tra i 245 progetti presentati, venne prescelto quello di Joseph Paxton che prevedeva la realizzazione di una struttura in ghisa e vetro, subito ribattezzata Palazzo di Cristallo, appositamente costruita al fine di non abbattere gli alberi secolari del parco. Dunque, 170 anni fa si manifestava una grande attenzione per il rispetto del verde di un parco pubblico mentre oggi, a Martinsicuro, i progettisti vanno nella direzione contraria rispetto a Paxton. Inoltre, a differenza di 170 anni fa, oggi l’emergenza climatica impone la tutela e non l’eliminazione del patrimonio arboreo.

Gestione cookie