Martinsicuro, ponte ciclabile sul Tronto: sopralluogo con i tecnici del provveditorato

Martinsicuro. Tutto pronto per la firma della convenzione e l’avvio della progettazione esecutiva.

 

Il ponte ciclabile sul Tronto, che collegherà Martinsicuro con San Benedetto del Tronto (due province e due regioni) si appresta a vivere un altro importante step. Quello che nella sostanza poi spianerà la strada alla sua realizzazione. Idea attorno alla quale si parla da anni.

Questa mattina a Martinsicuro è stato effettuato un sopralluogo sul posto (poi proseguito con un vertice in Comune), alla presenza dell’assessore regionale Dino Pepe, il sindaco Massimo Vagnoni (e gli amministratori comunali) e i tecnici del provveditorato alle opere pubbliche di Ancona. Struttura operativa alla quale le due Regioni (Marche e Abruzzo che hanno finanziato l’opera) hanno demandato tutte le attività di progettazione.

“Ringrazio i tecnici della Regione Marche e Abruzzo”, sottolinea l’assessore Dino Pepe, “del Comune di San Benedetto del Tronto e Martinsicuro, della Provincia di Teramo per l’impegno profuso volto a superare le difficoltà insite in un progetto che prevede il coinvolgimento di tante queste istituzionali. Ringrazio la collega ed amica Anna Casini per averci creduto sin dall’inizio con il solito ottimismo e la consueta determinazione”.

 

La realizzazione del ponte ciclopedonale sul Tronto permetterà di collegare i 131 km della realizzanda pista ciclabile costiera abruzzese, finanziata con il progetto Bike to Coast, con gli oltre 180 km di costa marchigiana, che la Regione Marche sta attrezzando, attraverso cofinanziamenti con i Comuni, con un percorso ciclabile continuo, su quello che è il tracciato della Ciclovia Adriatica, itinerario n. 6 della rete BicItalia, ideata da FIAB, tracciato che, una volta completato, unirà Trieste a Santa Maria di Leuca, nel leccese.

 

L’itinerario è stato inserito nel sistema nazionale delle Ciclovie Turistiche, coordinato dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, e a breve le Regioni interessate stipuleranno un accordo di programma con il Ministero per il finanziamento dei tratti mancanti.

 

 

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