Nel processo d’appello bis, che si è celebrato al tribunale di Perugia, dopo il pronunciamento della Cassazione che aveva eliminato il concetto di futili motivi, annullando le condanne originarie, ha in parte rivisto le pene per i componenti della famiglia Ziu.
Arjan Ziu (difeso dall’avvocato Tiziano Rossoli), l’esecutore materiale del delitto, è stato condannato a 17 anni (invece che a 30). Pene più leggere anche per il fratello Mikele e il nipote Rudy (14 anni invece di 17), mentre per l’altro figlio Antonio, è stata confermata la condanna a 12 anni e 4 mesi. (gli ultimi tre difesi dagli avvocati Antonio Valentini e Maurizio Cacaci).
I giudici di Appello del tribunale di Perugia, competente per territorio, hanno rimodulato le condanne dopo che la Cassazione, come detto, aveva annullato i principi dei futili motivi.
A compiere il delitto, in via Vasco de Gama, a Martinsicuro, fu Arjan Ziu che premette per due volte il grilletto, uccidendo in strada Roberto Tizi, conosciuto come Maciste. I due, qualche ora prima, avevano avuto un alterco per delle questioni di affari. L’albanese, però, organizzò assieme ai familiari una sorta di spedizione punitiva e il 35enne fu freddato in strada, mente la compagnia di Tizi riuscì a scampare all’agguato, rifugiandosi a casa di amici.