Martinsicuro. Rammarico per l’esito della trattativa per rilevare la società di calcio (e avviare il progetto della cittadella dello sport).
Ma anche un invito pubblico affinché qualcuno, concretamente, si faccia avanti per rilevare la squadra, che è stata iscritta al torneo di Promozione. Sono alcuni dei punti salienti di una nota che la “vecchia” dirigenza dell’Asd Martinsicuro ha diffuso nelle ultime ore per dire la sua su quelli che sono stati gli accadimenti degli ultimi giorni. Dalla rinuncia del gruppo Di Paolo alla volontà, in ogni caso, di voler iscrivere la squadra al campionato di promozione.
“Ciò che ferisce di più”, si legge in una nota, “oltre al mancato accordo con la pubblica amministrazione, oltre al mancato accordo con la pubblica amministrazione, i motivi della rottura della trattativa sono riconducibili ad un diffuso ostracismo evidenziato nei confronti della stessa Di Paolo Spa. Infatti colpisce il fatto che siano stati oggetto di invettive assolutamente fuori luogo esternate, tra l’altro, da chi da una parte sbandiera ai quattro venti di amare la squadra e i colori del Martinsicuro e dall’altra parla di speculazioni confondendo ciò che significa investimento con ciò che invece rappresenta il termine speculazione”.
Il progetto. La società torna a ricordare quello che era il progetto che era nelle intenzioni della “nuova” proprietà.
Un progetto che prevedeva l’ammodernamento del campo sportivo e del palazzetto, la probabileacquisizione dei campi da calcetto esistenti o, in alternativa, la realizzazione di nuovi e la realizzazione di una piscina olimpionica.
“Noi non possiamo essere certi che il progetto sarebbe stato realizzato”, prosegue la nota, “poiché tutti conosciamo quanto sia difficile superare gli aspetti burocratici ma avremmo desiderato dargli la possibilità di provarci. Provare a realizzare strutture che avrebbero dato lustro ad una cittadina troppo spesso bistrattata soprattutto da chi ci vive, da chi si piange addosso ma che quando qualcuno propone di fare qualcosa, con i propri soldi, lo definiscono uno speculatore. Allora a questi ultimi chiediamo di trovare una persona, diciamo una, che intenda investire 3 milioni di euro senza pensare ad ammortizzare tale spesa. E dire che questi “speculatori” non hanno mai pensato minimamente di ipotizzare, come fanno altri, costruzioni abitative, che, quelle sì potrebbero essere definite speculazioni.
Sarebbe stato bello consentire di fare nuoto ai nostri figli vicino casa, di organizzare eventi nelle strutture esistenti (concerti, manifestazioni di ogni genere ecc.) di creare decine di posti di lavoro che in un periodo come quello attuale avrebbe risolto i problemi di 40/50 famiglie. Purtroppo questa volta si è persa un’occasione che mai si ripresenterà. Bravi”.
L’iscrizione al campionato. Questa è storia degli ultimi giorni e già evidenziata: ossia l’iscrizione al prossimo campionato assicurata dalla vecchia dirigenza. “Comunque, nonostante questo gravissimo atteggiamento di alcuni, per fortuna pochi ma evidentemente efficaci, abbiamo deciso di provare a salvare la permanenza nel campionato di Promozione”, si legge ancora, “procedendo all’iscrizione della squadra e sperando che nei prossimi giorni ci possa essere qualcuno che dimostri davvero di avere a cuore le sorti della squadra del proprio paese facendosi avanti per prendere le redini della società. A fatti e non più a parole.
Per agevolare tutto ciò dichiariamo pubblicamente che ognuno di noi si farebbe da parte per agevolare l’eventuale trattativa e anticipiamo che nessuno avrebbe l’onere di ereditare eventuali debiti creati da noi.
Ora vediamo chi ha veramente a cuore le sorti della storia del calcio martinsicurese e chi, in realtà, sta solo aspettando di puntare il dito contro gli altri. La squadra è iscritta: non abbiamo preclusioni nei confronti di coloro che sono interessati ad acquisirla. Più che altro nessuno avrà l’onere di accollarsi eventuali passività create da questa società.
A tutti coloro che non hanno simpatia per noi, e probabilmente neanche stima, diciamo che questo può essere anche comprensibile ma quando si sfocia nell’odio, quell’odio tale da portare a dire di avere a cuore la squadra ma poi gioire se questa sparisse, prendiamo atto che si è perso veramente il lume della ragione.
A tutti quei cittadini che ci chiedono continuamente delucidazioni in merito agli ultimi anni di vita della società comunichiamo che appena trascorso questo periodo strategico per la sopravvivenza della squadra ripercorreremo sulla nostra pagina Facebook tutto il periodo che va dall’allontanamento dell’allora presidente Di Egidio ad oggi. Ricordando chi portò a conclusione quel passaggio di presidenza (da Franco Di Felice a Luigi Di Egidio), pubblicando tutti i documenti che, aldilà delle chiacchiere da bar, provino di chi sono le reali responsabilità. Come dire… CARTA CANTA”.