Martinsicuro. C’è chi è costretto a lasciare la propria imbarcazione ancora in acqua, per evitare un insabbiamento ulteriore.
E chi al contrario, quando deve vararla (o quando rientra con le reti) è costretto a mille peripezie pur di assicurare la scafo alla terraferma. Scene quotidiane, che vanno avanti da tempo, e che rendono improba l’attività degli operatori della piccola pesca di Martinsicuro.
L’approdo insabbiato. L’origine di tutti i problemi nasca alla base e ossia alla realizzazione, anni fa, dell’approdo della piccola pesca che presente problemi di insabbiamento e che rende molto complicata la normale attività dei pescatori, già di per sé complessa.
La soluzione. Il primo problema da risolvere riguarda l’insabbiamento dell’approdo che necessita di essere dragato. Un intervento atteso da anni e che dovrebbe legarsi, necessariamente, ad una modifica dello stesso imbocco della struttura, in modo che l’intervento si risolutivo.
L’appello. Franca Ferreri, presidente dell’associazione della piccola pesca Martinpescatori, lancia l’ennesimo appello alla Regione e all’amministrazione comunale. “ Lavorare così è impossibile”, facciamo appello alle istituzioni, “affinchè il problema venga affrontato e risolto un volta per tutte”. Nel confronto con gli operatori c’è anche il discorso legato al possibile utilizzo della sabbia al largo per le attività di ripascimento. “ Il mare e le specie ittiche vanno tutelare”, dice ancora, “ e prima di rovinare l’ecosistema bisogna utilizzare la sabbia presente nell’approdo”.