Malattie cardiovascolari, la Asl di Teramo fa il punto sui trattamenti innovativi

Si terrà dopodomani al Blu Palace di Mosciano il convegno “Nuovi orizzonti nel trattamento delle malattie cardiovascolari” rivolto a medici di medicina generale, specialisti e infermieri.

Il Dipartimento Cardio-toraco-vascolare della Asl di Teramo, che organizza il corso, rappresenta un’eccellenza nel panorama nazionale in quanto le altissime professionalità che in esso operano consentono il trattamento di tutte le patologie cardiache, dell’aorta toraco-addominale e dei distretti arteriosi periferici con le più moderne tecnologie e con le più avanzate tecniche di trattamento.

A questo si deve aggiungere la gestione e il trattamento chirurgico delle patologie polmonari e toraciche. Questo approccio è garantito dalla presenza di tutti gli specialisti ospedalieri necessari (cardiochirurgo, cardiologo, emodinamista, chirurgo vascolare, cardio-anestesista, chirurgo toracico, ecc.), supportati dal personale del comparto e coadiuvati in modo eccellente dai servizi territoriali, dal distretto ed in particolare dall’ADI.

“Il dipartimento dell’azienda sanitaria di Teramo è tra i principali centri nazionali per ciò che concerne la cura di patologie complesse cardiache con l’utilizzo delle più moderne, avanzate e costose tecnologie oggi disponibili. L’Uoc di Cardiologia è uno dei pilastri: si articola in diversi campi di azione, ciascuno rivolto alle problematiche relative ai differenti aspetti della patologia cardiaca che interessa coronarie, valvole e sistema di conduzione. Sia nel settore emodinamica che nell’elettrofisiologia i numeri sono in costante incremento dal 2019 (era pre Covid) al 2022, nonostante gli effetti negativi della pandemia sull’attività programmabile”, commenta il direttore generale Maurizio Di Giosia.

Nella Uoc di Cardiologia, nella Uos di Emodinamica si è passati da 1.800 procedure nel 2019 alle 2.228 del 2022 con un incremento costante. L’Emodinamica di Teramo svolge gran parte della sua attività, come centro Hub, per la cura della malattia ischemica coronarica, e in particolare dell’infarto, con una rete attiva H 24. Inoltre in quest’ultimi anni si è delineata una nuova “super-specializzazone” , rappresentata dalla Cardiologia Strutturale finalizzata alla cura delle malattie valvolari cardiache, malattie congenite. La cura di tali patologie è oggi possibile grazie alla coesistenza nel Dipartimento di diverse specialità: Cardiochirurgia, Emodinamica, Rianimazione Cardiochirurgia, Chirurgia Vascolare. Il centro cardiologico di Teramo ad oggi rappresenta tra i primi centri nazionali per impianto di protesi biologiche per via percutanea su valvola aortica (TAVI): nel 2022 ne sono state eseguite 181. Nel 2022 nel Laboratorio di Teramo è stato svolto anche un considerevole numero di interventi di riparazione della valvola mitrale (Mitraclip) per via percutanea. Negli ultimi due anni inoltre l’Emodinamica di Teramo è stata tra i primi centri italiani ad utilizzare la più innovativa tecnica di riparazione della valvola tricuspide, e si prevede che nel 2023 aumenti il numero di pazienti su cui applicare la procedura.

Settore di eccellenza nella Uoc di Cardiologia è anche l’Elettrofisiologia: esegue ablazioni per le aritmie cardiache oltre a impianti di pace maker, di defibrillatori ed esegue procedure di resincronizzazione cardiaca, indispensabili per la cura e la prevenzione della morte improvvisa. Le procedure eseguite nel 2022 sono state 707, nel 2019 erano 473. L’ablazione transcatetere per il trattamento di diversi tipi di aritmia cardiaca è una procedura mini-invasiva durante la quale il medico introduce un sottile tubicino flessibile (catetere) nei vasi sanguigni e lo manovra fino a raggiungere il cuore, annullando i percorsi elettrici anomali presenti nei tessuti cardiaci.

Altro caposaldo è la Uoc di Cardiochirurgia. E’ un reparto lanciato nel campo della chirurgia mininvasiva ed endovascolare, e che poggia la sua forza sulla collaborazione che rende vincente un gruppo composto da specialisti di varie branche. I vantaggi della chirurgia mini-invasiva sono innegabili e vanno dalla riduzione del trauma chirurgico, alla conseguente riduzione dei tempi di recupero e di ricovero e del rischio di infezione di ferita, alla riduzione del dolore post-operatorio. Un ambito, quello della chirurgia mini-invasiva, che ha subito un deciso potenziamento con l’arrivo del nuovo direttore Filippo Santarelli: dal 16 maggio ‘22 ad oggi sono stati eseguiti 244 interventi maggiori (a fronte dei 183 dello stesso periodo dell’anno precedente, +33%) buona parte dei quali di chirurgia mininvasiva. Un esempio sono gli interventi di riparazione isolata della valvola mitrale che nel 91% dei casi sono stati eseguiti con accesso mini-invasivo, le procedure di sostituzione valvolare aortica associate o meno a sostituzione dell’aorta ascendente che nell’80% dei pazienti sono state effettuate in mini-sternotomia. Tali procedure prevedono un taglio livello del torace di pochi centimetri. La Cardiochirurgia teramana è il primo centro cardiochirurgico in Abruzzo a utilizzare tecniche totalmente endovascolari per il trattamento della patologia dell’aorta ascendente e dell’arco aortico. Tali tecniche evitano di “aprire” il torace, si eseguono senza “fermare” il cuore, con enormi vantaggi soprattutto nei pazienti più fragili. Con le stesse tecniche la Cardiochirurgia di Teramo sta trattando anche pazienti con aneurismi che coinvolgono contemporaneamente l’aorta toracica e addominale, che altrimenti dovrebbero essere sottoposti a complesse procedure chirurgiche con incisioni molto ampie. Negli interventi di rivascolarizzazione miocardica (in caso di ischemia o infarto cardiaco), le vecchie incisioni lungo tutta la gamba o il braccio, sono state sostituite da micro incisioni di due cm grazie a tecniche di prelievo endoscopico dei condotti.

Sempre nel Dipartimento, la Uoc Chirurgia Vascolare effettua da anni interventi di altissima specialità che comprendono trattamenti endovascolari sull’aorta addominale e toracica permettendo la correzione di tutti i casi di sindrome aortica acuta. In particolare dal 2019 al 2022 si è registrato un aumento delle prestazioni chirurgiche del 20% con particolare riferimento alla prevenzione dell’ischemia cerebrale a partenza carotidea e alla correzione endovascolare della dissecazione dell’aorta toraco-addominale. In particolare questi ultimi che necessitano di un coinvolgimento globale dell’equipe chirurgica, cardiologica e anestesiologica sono stati svolti grazie all’ottima integrazione funzionale dipartimentale.

“Questi dati testimoniano l’ottimo livello in termini di professionalità e prestazioni del Dipartimento teramano che si conferma un centro di riferimento regionale per il trattamento delle patologie cardiache al quale si rivolgono cittadini abruzzesi e anche da fuori regione”, dichiara Filippo Santarelli in qualità di capo del Dipartimento cardio-toraco-vascolare.

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