Corropoli. “In dieci anni hanno distrutto la scuola. Con un calo di iscritti e con una situazione debitoria che ora andrà sanata. Ma manca un progetto per il futuro. E una cosa va ribadita: io l’istituto l’ho fondato, ma su quello che sta accadendo ora non c’entro nulla”.
E’ un fiume in piena Giuseppe Di Giminiani, uno dei soci fondatori del Liceo paritario D’Annunzio di Corropoli, che prende una posizione chiara sulla situazione che preoccupa, e non poco, le famiglie gli oltre 100 alunni che frequentano l’istituto superiore ora ospitato nel museo archeologico di Ripoli.
E una delegazione di genitori era presente, questa mattina, all’Hotel Villa Luigi, per ascoltare le esternazioni del prof. Di Giminiani (fondatore dell’Istituto Locatelli di Bergamo e gestore della scuola paritaria di Grottammare) e per avere qualche appiglio attorno al quale ridare linfa ad un percorso ora intriso di difficoltà. Il prof. non fa accuse precise, le lascia solo intuire, ma è indubbio che il dito viene puntato nei confronti del Comune.
“Nelle scorse settimane”, racconta Di Giminiani, “ pur non facendo parte del Cda (ma della fondazione Val Vibrata College, ente gestore del liceo, ndr), “ mi hanno contattato per cercare di dare una mano e in uno slancio di generosità ho dato la disponibilità ad ospitare nel mio istituto gli studenti, in maniera gratuita. Con le rette che sarebbero state pagate alla Fondazione in modo da ripianare i conti. Questa cosa, da taluni, è stata vista come una ingerenza. Voglio chiarire una cosa una volta per tutte: nella situazione che si è generata, il sottoscritto non c’entra nulla”.
Di Giminiani, che ha anche risposto nella circostanza alle sollecitazioni arrivate dai genitori presenti alla conferenza, ha ricostruito con dati e passaggi il suo percorso nell’Istituto. Fondato nel 2004, ma da quale non ricopre ruoli e funzioni da oltre un decennio. E poi il divorzio, dal punto di vista dirigenziale, di un decennio fa.
“La politica ha commesso degli errori”, ha aggiunto, “ portando l’istituto in una situazione critica. Alla fine tra Comune e Banca del Piceno appianeranno il debito, ma quale è il progetto per il futuro? I dubbi sono soprattutto questi”.
L’altro elemento oggetto della conferenza mattutina, ha riguarda anche il futuro dell’Istituto, anche con una sorta di appello accorato che è arrivato da alcuni genitori presenti su quelle che possono essere le strade per dare un futuro alla scuola. Più che interessarsi alle responsabilità, i genitori chiedono certezze sul futuro scolastico dei propri figli. “ Ritiro la disponibilità offerta in precedenza “ e qualsiasi percorso di costituzione di una nuova fondazione, in ogni caso, presuppone tempi non rapidissimi”.
Da parte dei genitori presenti, è stata ribadita la volontà di mettere attorno ad uno stesso tavolo banca, Comune e lo stesso Di Giminiani per individuare una via d’uscita.