La Conferenza è presieduta e promossa dalla Provincia e con l’approvazione di gran parte delle osservazioni pervenute (cinque) e dei numerosi incontri che si sono svolti con tecnici comunali, Sindaci e portatori di interesse è stata individuata una formula di gestione particolarmente semplice e flessibile.
Molto utilizzata da anni in tante Regioni aiuta a superare conflitti e divergenze di opinioni fra i territori attraverso l’analisi di quadri conoscitivi che utilizzano indicatori sociali, demografici, economici certi che rendono più oggettivo il confronto nella consapevolezza che per quanto riguarda i servizi e le attrezzature di aree vasta le decisioni assunte da un Comune hanno rilevanza e incidenza anche in altri territori.
“Con l’attivazione della Conferenza di pianificazione la Provincia assume il ruolo di gestore attivo della pianificazione territoriale interpretando un ruolo da protagonista in quelle trasformazioni che più profondamente incidono sulla modificazione degli equilibri sociali, ambientali ed economici. La Conferenza deve essere vista come un luogo di confronto e di crescita comune e non come un ostacolo allo sviluppo dei territori” dichiara il consigliere delegato Mario Nugnes.
“Ultimo atto del nuovo piano Provinciale, un processo iniziato con la precedente amministrazione e che noi abbiamo proseguito mantenendone tutta l’impostazione di fondo tendente a far dialogare i Comuni, a ridurre il consumo di suolo e a progettare pensando per macro aree” dichiara Renzo Di Sabatino che aggiunge: “mi auguro che la pianificazione, dopo le numerose e tragiche emergenze degli ultimi anni, torni ad essere un tema centrale perchè tutti i problemi della contemporaneità, mobilità, smaltimento rifiuti, dissesto territoriale, valorizzazione turistica e ambientale, possono essere governati solo attraverso la pianificazione di area vasta”.
La Conferenza, quindi, è uno strumento che verrà utilizzato solo in specifici e limitati casi:
Servirà a condividere le scelte di pianificazione di area vasta; a limitare le incoerenze tra le singole pianificazioni comunali; a contrastare i fenomeni di crescita disordinata; a individuare la corretta localizzazione dei servizi.
Non sarà necessario ricorrere alla Conferenza di Pianificazione per un Piano Regolatore:
per le varianti allo strumento urbanistico comunale