Il corteo è partito da piazza della Repubblica per giungere in piazza del Popolo, dove ha chiuso i lavori il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
Hanno partecipato anche tutte le categorie della CGIL teramana. Presente una numerosa delegazione della FLC CGIL Teramo per “portare il proprio contributo e ribadire la necessità di cambiare i paradigmi dello sviluppo che devono essere declinati con risorse nei settori dell’istruzione, dell’università e della ricerca”.
La Cgil, assieme alle associazioni, ai sindacati internazionali “ha chiesto all’Italia e all’Europa di rimettere al centro i temi del lavoro e della giustizia sociale. Tra i punti delle rivendicazioni: l’aumento di stipendi e pensioni; l’introduzione del salario minimo e una legge sulla rappresentanza; il superamento della precarietà; una vera riforma del fisco; garantire e migliorare una misura universale di lotta alla povertà, come il reddito di cittadinanza; la sicurezza nei luoghi di lavoro; un tetto alle bollette; un piano per l’autonomia energetica fondato sulle fonti rinnovabili; investimenti strutturali nei settori della conoscenza”.