Dall’idea di tre imprenditori abruzzesi, nata nel dicembre del 2019, stanchi del trattamento fiscale riservato alle partite iva di ogni ordine e categoria, trattati sempre più come vacche da mungere, nasce il 16 marzo 2020 un’associazione volta a fronteggiare le problematiche che affliggono la categoria.
I fondatori hanno iniziato il loro percorso creando uno spazio “virtuale” in cui dare alla partita iva la possibilità di sfogarsi, di discutere e trovare potenziali soluzioni alle ingiustizie economico-fiscali che lo stato ci riserva. Successivamente ci si è costituiti in associazione per passare dal virtuale al concreto.
L’associazione denominata “La Rete delle Partite Iva” o più semplicemente “RPI”, è organizzata su scala nazionale ma con la dislocazione territoriale regionale, provinciale e comunale.
Lo statuto indica che potranno nascere spazi fisici e reali, dove poter discutere personalmente; spazi dislocati nell’intero territorio Italiano e regolamentati da un unico statuto redatto insieme ad avvocati e commercialisti facenti parte integrante dell’associazione.
Ogni livello ha la sua autonomia con i propri organi statutari: Assemblea, Consiglio Direttivo, Presidente ecc. che ne regolano l’esistenza. Ogni Presidente di Livello è automaticamente inserito nell’Assemblea del livello superiore, per garantire equità, democrazia e rappresentatività al territorio di appartenenza.
L’Associazione al momento dispone di una pagina Facebook Nazionale, un Gruppo Nazionale e Gruppi Regionali costituiti in tutte le regioni Italiane. Ci siamo dotati di un dominio con una piattaforma dedicata che sarà presto online. Al momento, tra il nazionale e le regioni abbiamo circa 7000 iscritti.
Gli scopi dell’associazione. Sono diversi gli obiettivi e le finalità: Tutelare i diritti degli associati; assistere e supportare i propri associati per il riconoscimento e la valorizzazione dei propri scopi lavorativi; creare una rete di Partite Iva per favorire l’interscambio commerciale tra gli associati favorendo e promuovendo il Made in Italy, nell’ambito di un processo di rivalutazione e difesa dell’italianità del prodotto, al fine di contrastare la falsificazione della produzione artigianale e industriale italiana.
Stipulare accordi e convenzioni per l’ottenimento di agevolazioni ai soci, nei confronti di banche, aziende sia pubbliche che private, multinazionali, e qualsiasi altra realtà commerciale che possa favorire gli associati; rappresentare gli associati nei tavoli di trattativa sia con Enti Pubblici e Istituzioni statali o partecipate, con privati o ogni altro soggetto costituito, per argomenti a tutela degli associati. Mettere in atto tutte quelle azioni che possano apportare benefici agli associati, sotto ogni forma.
“Tra gli obiettivi che ci siamo dati”, dicono i promotori della Rete delle Partite Iva, “vogliamo innanzitutto manifestare le nostre istanze su tutti i tavoli nazionali, regionali e comunali, per la riduzione e/o l’abolizione per il 2020 e per gli anni a seguire, di tasse e tributi. Chiediamo contributi immediati alle imprese per evitare la chiusura delle partite iva e non l’accesso ai mutui che provocano ulteriore indebitamento. Vorremmo che sia garantita una pressione fiscale adeguata che non crei disparità sociale; l’introduzione di una tassazione unica fissa; chiarezza su come e per cosa lo Stato impiega i nostri versamenti. Chiediamo soprattutto trattamento equiparato al lavoratore dipendente in caso di malattia, infortuni, cassa integrazione.
I fondatori. Mario Piunti, riveste la carica di Presidente Nazionale, 52 anni, imprenditore da 33 anni,titolare di diverse attività in Abruzzo e Marche. Alfonso Ardizzi, riveste la carica di Vive Presidente Nazionale, 48 anni, Agente di Commercio, Formatore in materia di sicurezza sul lavoro, Guida Speleologica, impegnato da anni nel sociale come Dirigente del Soccorso Alpino e Speleologico.
Manuel Nicolini, riveste la carica di Segretario, 35 anni, Imprenditore dal 2003 con 2 partite iva all’attivo, nel campo dell’edilizia e nel commercio di articoli personalizzati e promozionali. ”Chiediamo a tutti i cittadini, a tutte le partite iva, a tutti gli amici e conoscenti, donne, uomini, di dare una mano all’Italia e agli Italiani. Iniziamo ad acquistare Made in Italy, iniziamo ad acquistare dagli artigiani, iniziamo ad acquistare dalle botteghe di paese, iniziamo ad acquistare a km. 0, aiutiamo tutti a far ripartire l’economia della Nazione”, dicono.