Teramo. L’attività dell’unità operativa di Cardiochirurgia sempre più orientata verso interventi biologicamente meno invasivi.
Ci sono stati eventi emblematici in cui l’equipe di cardiochirurghi ha eseguito interventi complessi e innovativi, anche su pazienti anziani. Un esempio è il caso della signora C.W. di 83 anni, ricoverata per una patologia complessa che coinvolgeva l’aorta nella sua interezza. Data la fragilità della paziente, si è deciso di trattare la signora con un approccio ibrido: nel primo step chirurgico è stata sostituita l’aorta ascendente e l’arco aortico con il reimpianto di tutte le arterie del collo; successivamente è stato escluso l’aneurisma della restante aorta toracica discendente con tecnica endovascolare. Le procedure sono state eseguite senza arresto di circolo o ipotermia, per migliorare il recupero: infatti, la signora è stata dimessa dopo appena due settimane ed è prossima a tornare al suo amato ballo liscio.
Ma non è stato l’unico caso: il signor F.B., 81 anni, affetto da aneurisma dell’aorta ascendente e stenosi valvolare aortica, a cui è stata sostituita per intero la porzione di valvola, bulbo aortico ed aorta ascendente attraverso una piccola ministernotomia di 7 centimetri, prima volta nella storia dell’ospedale Mazzini.
Visto che i cambiamenti si costruiscono nell’attività di routine, l’approccio mini-invasivo è divenuto la tecnica di scelta, nell’unità operativa complessa di Cardiochirurgia, per il trattamento della patologia valvolare aortica in elezione: evitare il taglio completo dello sterno permette un risveglio precoce, un miglior controllo del dolore, una dinamica respiratoria più efficiente e una mobilizzazione più agevole.
Motore di questa innovazione è l’integrazione tra le competenze del Dipartimento Cardiovascolare – diretto da Cosimo Napoletano, che ha contribuito alla sua costante crescita – che negli ultimi mesi ha visto l’innesto di giovani e professionisti, capaci di affiancare e supportare al meglio quelli che da anni fanno la storia di questo centro.
Il Dipartimento, assieme alle colonne portanti dell’unità di Cardioanestesia, Cardiochirurgia, Cardiologia, Emodinamica e Chirurgia Vascolare, ha avviato ormai da tempo un percorso di crescita collettiva per offrire cure e trattamenti d’avanguardia.