In una lettera aperta le organizzazioni sindacali del trasporto pubblico (Filt Cgil, Fit Cisl, Uilt Uil e Faisa Cisal) al sottosegretario alla giunta regionale, Umberto D’Annuntiis, delegato ai trasporti, evidenziano una serie di aspetti.
Una lunga analisi sulle scelte fatte, su quelle che vengono definite delle penalizzazioni nella provincia aprutina e di decisioni che sono state delegate ad altri, secondo i sindacati.
La lettera
Egregiio Sottosegretario, è da molto tempo che voleva scriverle per farle conoscere il pensiero sindacale rispetto alle continue e penalizzanti evoluzioni che hanno investito nell’ultimo biennio, le scelte in materia di trasporti la nostra provincia .
Dopo il varo della Giunta Regionale post-elezioni con la sua nomina, avevamo pensato di poter avere un confronto costruttivo e coerente con un politico locale in un settore strategico come quello dei trasporti, tenuto presente che come amministratore locale aveva sicuramente lavorato bene tanto da raccogliere un lusinghiero risultato alla scorsa competizione elettorale regionale …purtroppo dobbiamo constatare che nonostante le svariate sollecitazioni, questo confronto non c’è stato. Ci eravamo illusi!
Quasi tutte le determinazioni in materia di trasporti e mobilità emanate dalla Regione e dalla Società di riferimento TUA Spa, in questi anni hanno determinato un peggioramento dei servizi per cittadini e lavoratori ed un lento ma inesorabile decadimento delle strutture UDP della provincia, ossia Teramo e Giulianova .
In maniera indicativa ma non esaustiva le indichiamo dove, a nostro avviso, lei doveva, poteva e non è intervenuto.
Ci saremmo aspettati una presa di posizione forte, chiara, sul tema delle sub concessioni che hanno interessato la nostra provincia ; sub concessioni imposte solo ed esclusivamente per esigenze di bilancio, senza minimamente tenere in considerazioni i bisogni dei cittadini utenti e dei lavoratori del settore . Si è permesso l’ingresso di Società di fuori regione, in una regione che già conta di suo circa 40/45 aziende di trasporto.
Ci saremmo aspettati una presa di posizione forte, chiara, sulla questione della contribuzione della tratta Giulianova-Teramo-Roma, da sempre considerata servizio minimo per mancanza di alternative di trasporto. Non abbiamo sentito una sola parola a difesa dei cittadini e lavoratori della provincia, che di fatto hanno visto una linea storica ultra trentennale ridotta ad una traversata infinita verso la Capitale .
Ci saremmo aspettati una presa di posizione forte e chiara, sullo spostamento nottetempo della residenza lavorativa di Atri sotto la direzione distrettuale di Pescara, con tutte le problematiche ad esso collegate e che hanno investito i lavoratori del distretto di Teramo e Atri .
Ci saremmo aspettati una presa di posizione forte, chiara, sul problema della carenza di Personale nei distretti provinciali , che ha generato negli anni aumenti di costi per l’Azienda e generato nel contempo false aspettative nei lavoratori interinali chiamati con colpevoli ritardi .
Ci saremmo aspettati una presa di posizione forte, chiara, sulla questione officine dove si è assistiti allo svuotamento quasi totale delle maestranze, con un concorso bandito, annullato e poi ancora bandito, che ha letteralmente preso in giro qualche migliaia di aspiranti lavoratori Abruzzesi . Ovviamente tutto questo ha determinato, determina e determinerà una mancanza di mezzi per svolgere i servizi.
Ci saremmo aspettati una presa di posizione forte, chiara, sul fenomeno dell’evasione tariffaria, che proprio nella zona di Sua provenienza, la Val Vibrata ed in tutto il litorale Teramano , raggiunge limiti insopportabili ed immorali verso i cittadini onesti e i lavoratori che devono assistere passivamente al fenomeno .
Quanto sopra è una rappresentazione del periodo pre COVID19, e quindi non possiamo che giudicare, a nostro avviso, negativo il suo contributo alla causa, alla discussione e risoluzione dei problemi per i cittadini e lavoratori della nostra provincia ; di seguito segnaliamo alcuni problemi su cui sarebbe utile un Suo intervento con la ripresa della fase 2.
E’ notizia di ieri che sono stati ripristinati alcuni collegamenti da L’Aquila a Roma …Lei è stato pubblicamente ringraziato dalle istituzioni Aquilane per il contributo dato, ma a quanto pare a Lei è sfuggito che i collegamenti in coincidenza con la Provincia di Teramo non sono stati minimamente presi in considerazione . Esempio un cittadino della nostra provincia per recarsi a Roma per motivi di lavoro e/o salute parte alle 4,40 da Teramo e arriva a Roma intorno alle ore 9,00 e senza nessuna certezza per il resto della giornata . Non possiamo sottacere il fatto che in emergenza Covid le Ditte Private hanno sospeso tutti servizi su questa tratta(perché trasformata in tratta commerciale) collocando i lavoratori in cassa integrazione . Ci attendiamo un Suo interessamento al problema, che in questa situazione di emergenza ha sancito il fallimento del libero mercato.
Abbiamo assistito anche noi alla discussione tra Lei e l’assessore ai trasporti del comune di Teramo, e non possiamo non constatare l’abnorme sperequazione che esiste tra gli stanziamenti tra il nostro Capoluogo ed il resto della Regione . Anche qui ci aspettiamo un Suo interessamento .
Anche nella nostra provincia si sta tornando pian piano alla normalità con il rispristino di servizi , ma permangono ancora delle incomprensibili lacune in alcuni territori dove il servizio è ancora alla fase 1 con servizio ridottissimo, limitato alla sola fascia antimeridiana con assenza totale di servizio nella fascia pomeridiana/serale nei comuni di Cortino, Rocca Santa Maria , Civitella del Tronto, Cellino Attanasio, Castellalto, S.Omero ed Ascoli Piceno anche in considerazione della riapertura ai collegamenti tra Regioni diverse . Segnaliamo inoltre la singolare situazione di Colonnella dove il primo autobus utile transita alle ore 11.45 come deducibile dall’ app orari TUA . Al fine di ripristinare un servizio minimo quanto più sociale e capillare consigliamo e chiediamo il ripristino del servizio estivo non scolastico che permetterebbe veramente un ritorno alla quasi normalità, e rispettando assolutamente il vincolo del 70 % pre Covid come riportato dall’ordinanza ultima della Regione Abruzzo .
In conclusione, egregio Sottosegretario, auspichiamo un maggiore ascolto e coinvolgimento da parte sua alle richieste, segnalazioni e quant’altro dovessero arrivare dalle organizzazioni sindacali di settore, che ricordiamo rappresentano i lavoratori che tutti i giorni in prima linea vivono la realtà del Trasporto Pubblico Locale come è giusto che sia in democrazia, meritano di essere coinvolti nelle discussioni e nelle scelte del settore Trasporti . Ricordiamo infine che la nostra non è una posizione politica, corporativa o quant’altro, ma solo la difesa di un diritto Costituzionalmente sancito quale essere quello della mobilità e nel nostro caso dei Trasporti . Insomma non vorremmo che lei continuasse a delegare ad altri il futuro dei trasporti in provincia di Teramo.