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Il Comune si apre alle proposte per un centro di aggregazione giovanile a Pineto

‘Trein’ è questo il nome del centro di aggregazione al centro di un percorso partecipativo avviato dal Comune di Pineto e che sarà discusso mercoledì 5 aprile 2023 alle 18 a Villa Filiani alla presenza di giovani, associazioni e referenti della scuola.

Nel corso dell’incontro si parlerà del percorso condiviso riguardante il centro di aggregazione giovanile, uno spazio nel quale i giovani potranno presto tornare a incontrarsi, stare insieme, seguire corsi, sviluppare progetti e condividere esperienze.

L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Partecipazione del Comune, si avvale della collaborazione e del supporto gratuito di un tecnico della partecipazione che segue anche il Comune di Grottammare, dove esiste da trent’anni una esperienza importante di partecipazione attiva dei cittadini alla vita amministrativa su tutti i settori. Un processo che parte dal basso e che coinvolge cittadini, associazioni singole o unite, la scuola e i portatori di interesse per dare vita a una realtà in grado di offrire spazi aggregativi ai giovani, esigenza ancora più sentita dopo le restrizioni legate alla pandemia da Covid-19.

“Un punto del programma dell’amministrazione comunale – dichiara l’Assessora alla Partecipazione del Comune di Pineto, Marta Illuminati – è la partecipazione dei cittadini, anche dei più giovani. Un centro di aggregazione consente questo su più fronti: da un lato i privati e le associazioni possono proporre e progettare con l’amministrazione, dall’altro i giovani che ne fruiranno potranno proporre le attività che desiderano poter svolgere, suggerendo le iniziative di cui sentono il bisogno. Per i ragazzi dai 13 anni in su ritrovarsi e condividere con i coetanei luoghi nei quali stare bene, crescere e divertirsi è importante. Gli esperti indicano che la socializzazione è fondamentale, tanto che anche nel piano sociale regionale sono previsti i centri di aggregazione giovanile. I ragazzi sono spesso isolati, e questo si è acuto con la pandemia. Oltre allo sport e a attività esistenti si sente l’esigenza di avere luoghi nei quali incontrarsi e vivere esperienze arricchenti. La nascita di questo centro è un processo che parte dal basso e che coinvolge le associazioni locali, la scuola e i giovani. Ci sarà una progettazione specifica che esula da chi gestirà il locale, tutti possono indicare loro le progettualità, le associazioni possono progettare insieme, i singoli cittadini possono suggerire idee. Co-progettare insieme all’Amministrazione vuol dire anche far acquisire alle persone e ai giovani la consapevolezza che si può contare nelle decisioni pubbliche e quindi capire l’importanza della partecipazione alla cosa pubblica. Siamo certi che saranno in tanti a intervenire e che presto anche a Pineto questa realtà vedrà la luce”.