Oltre 3 milioni e mezzo di euro, due dei quali solo ad Alba Adriatica. A tanto ammontano i danni causati dalla recente mareggiata sul litorale teramano.
I tecnici della Regione proseguono nei loro sopralluoghi per verificare lo stato delle cose. Dichiarato lo stato di emergenza che consentirà alla stessa Regione, area Genio Civile, di stanziare da subito una somma urgenza per gli interventi di messa in sicurezza.
Lavori che dovranno prendere il via a stretto giro per non compromettere la prossima stagione turistica. Le aree più colpite sono quelle di Alba Adriatica, Pineto, Roseto degli Abruzzi zona Borsacchio e Cologna Spiaggia, tratto centrale e Riserva Naturale. L’onda lunga di 2 metri con mareggiata da Levante che si è registrata nello scorso fine settimana è stata un’eccezione che non si ripeteva da oltre 15 anni.
La situazione però è apparsa questa volta più critica perché nel tempo l’erosione ha assottigliato la linea di costa in questi territori. Con lo stanziamento di somma urgenza si potrà procedere con l’affidamento dei primi interventi che riguarderanno due tipi di soluzioni. La prima il consolidamento delle scogliere già esistenti, come nel caso di Cologna Spiaggia, con la chiusura dei varchi e l’innalzamento delle barriere, la realizzazione di nuovi frangiflutti a Pineto e probabilmente anche ad Alba Adriatica.
La soluzione di reef artificiali, quindi barriere soffolte, non può più essere procrastinabile. La seconda soluzione, che deve muovere i passi contemporaneamente alla realizzazione o consolidamento delle scogliere è il ripascimento morbido.
Soluzione spesso criticata ma comunque in questo caso necessaria per assicurare un tratto di arenile per la posa degli ombrelloni e di sdraio. Intanto, l’associazione dei balneatori chiederà ufficialmente alla Regione e agli organi competenti la sospensione del canone demaniale per gli operatori che non hanno più un’area. C’è chi sino a 5 anni fa contava su 1400 metri quadrati di concessione. Oggi ne ha meno di 100.