Nereto. Il ritorno a casa, dopo 5 mesi, e dopo aver attraversato momenti difficili. Dal contagio nei giorni nei quali l’emergenza coronavirus faceva paura, alle lunghe settimane in terapia intensiva.
Poi la lenta guarigione e il laborioso percorso di riabilitazione in una struttura marchigiana. E’ festa grande a Nereto, dove oggi Luigi Cinì è finalmente tornato a casa dopo 5 mesi di convivenza con il Covid19. L’uomo, 65 anni, è stato il primo neretese ad essere contagiato dal virus, in maniera grave, visto che era finito in terapia intensiva.
La forte tempra di Luigi Cinì, però, gli ha consentito di superare un momento decisamente complicato (prima all’ospedale di Teramo e poi a Sant’Omero) per poi essere trasferito nel centro di riabilitazione Santo Stefano a Porto Potenza Picena.
Questa mattina Luigi ha potuto riabbracciare i suoi familiari e di scrivere una storia a lieto fine.
“Ringraziamo tutti i medici”, ricorda la famiglia Cinì, “paramedici, fisioterapisti, operatori socio sanitari, che hanno curato Luigi e tutti quelli che hanno pregato per lui”.
Dopo 5 lunghi mesi trascorsi lontano da casa, il 65enne ha potuto riabbracciare i suoi cari e varcare di nuovo la soglia della sua abitazione di Nereto.