Scatta il fermo tecnico per le vongolare abruzzesi. Da ieri e sino a tutto ottobre le imbarcazioni adibite alla pesca delle vongole resteranno in porto o verranno sottoposte ad interventi di manutenzione.
La decisione è stata presa dal Cogevo, il consorzio di gestione delle vongolare per consentire al novellame di raggiungere una taglia che possa soddisfare il mercato. Per gli armatori è anche il momento di tirare le somme di una stagione che conferma come la politica di autoregolamentazione della pesca di questo pregiato mollusco stia dando risultati importanti.
Sono ormai alle spalle i tempi in cui ogni imbarcazione scaricava sulla banchina anche 300 sacchi al giorno. Da alcuni anni si procedere rispettando la richiesta che arriva dal mercato, i giorni di pesca sono limitati e soprattutto lungo tutto il comportato si decide periodicamente di chiudere alcuni spazi alla pesca per non depauperare i fondali. L’azione di risemina, avvenuta a circa un miglio dalla costa dunque sta dando ottimi risultati.
La sperimentazione avviata dal Cogevo con l’Izs di Teramo e con la Regione, voluta dall’allora assessore regionale Dino Pepe, è stata una carta vincente che ha permesso oltretutto alle vongolare di superare la riduzione dei fondali di pesca dopo l’istituzione dell’Area Marina Protetta del Cerrano.