Lavori fermi da oltre due anni e soluzione che appare lontana. Ma il presidente dell’Ente Porto di Giulianova, Marco Verticelli, non si arrende: i lavori di realizzazione del nuovo braccio nord dovranno essere ultimati.
In vista delle prossime elezioni regionali, Verticelli chiederà a tutti i candidati alla carica di governatore di assumersi l’impegno a trovare fondi per l’ultimazione delle opere. Si parte da due considerazioni.
La prima è che bisogna completare l’ultimo tratto del nuovo molo. Si parla di 80 metri di braccio convergente per creare quella protezione all’imboccatura durante le operazioni di uscita e di ingresso dal porto stesso delle imbarcazioni da pesca. L’altro aspetto è legato alla messa in sicurezza del tratto già realizzato.
Da un’indagine ispettiva richiesta dallo stesso Verticelli si è scoperto che la base del nuovo molo è stata ridotta di circa 10 metri. Doveva avere un’ampiezza sul fondale di circa 25 metri per creare poi una sorta di piramide tronca per la struttura in superficie. Il fatto che sia stata ridotta la base ha creato una certa instabilità al molo.
Tant’è che le mareggiate da nord hanno creato una forte corrente che ha poi scavato a ridosso della parete della lunga barriera, sul fondale, formando un vero e proprio fosso, profondo in alcuni punti anche una decina di metri. Questa situazione ha determinato il cedimento, in più punti, dell’ammasso di scogli.
Per risolvere il problema bisogna intervenire rafforzando sul lato esterno il molo, allargando quindi nuovamente la base e rimodellando tutto il resto. Si tratta di lavori assolutamente necessari per garantirne la stabilità. Attualmente non ci sono fondi a disposizione. Ecco perché il presidente Verticelli chiederà ai candidati per la carica di presidente della Regione un impegno formale nel corso di un incontro che verrà organizzato a breve, quasi certamente nella sede dell’Ente Porto. Giulianova non può permettersi di convivere con un’opera incompiuta.