Non ha creduto ai suoi occhi quando nell’attrezzatura da pesca ha notato questo gigante, un astice europeo di 4 chili e mezzo. Pesca eccezionale per un marittimo di Giulianova.
Perché mai negli ultimi anni era stato catturato un esemplare così grande di “leone marino” come lo chiamano da queste parti. Un crostaceo dalle carni prelibate, adatto per cucine speziate o per farne del sushi. E’ parente dell’astice americano, che presenta però un carapace molto più scuro, a differenza di quello europeo che invece sfoggia una livrea dai colori più accesi.
Secondo i pescatori giuliesi, sarà un’annata interessante sotto molti aspetti perché i fondali appaiono più puliti, meno inquinamento. Questo perché c’è stato un inverno mite che se da un lato danneggia l’agricoltura per le scarse piogge, dall’altro non consente ai fiumi di rigonfiarsi e di scaricare in mare fanghiglia e agenti inquinanti.
Di “leoni marini” in passati ne sono stati pescati diversi. Ma delle dimensioni di quello catturato al largo di Giulianova non c’è memoria recente.