La ditta incaricata di eseguire le opere con la sostituzione di tutte le assi danneggiate dall’incuria, dall’usura del tempo e dai parassiti sta completando le ultime cose dopo di che riconsegnerà al Comune di Giulianova, che ha proceduto con l’affidamento degli interventi e con la gestione dei finanziamenti regionali, l’intera struttura. Ma il cantiere con ogni probabilità non verrà smantellato.
C’è un problema che deve essere risolto e riguarda la stabilità della struttura sottostante. L’impresa appaltatrice ha avuto il compito di eseguire solo la ristrutturazione della pavimentazione e delle parti laterali.
Ma per quanto riguarda tutta la parte sotto, ovvero i punti in cui il manufatto poggia sulle colonne in cemento, dovrà essere esaminata con un intervento a parte che richiederà con ogni probabilità un costo aggiuntivo tra i 100 e i 150mila euro. E’ una questione soprattutto di sicurezza e quindi di stabilità. Che cosa accadrà dunque ora?
I Comuni di Giulianova e di Roseto chiederanno alla Provincia di Teramo, che ha la competenza in materia, di eseguire delle prove di carico su tutto il ponte in modo tale da accertare con assoluta precisione la stabilità della struttura.
Sulla base dei riscontri che si otterranno con la prova di carico, verrà avviato l’iter per ulteriori finanziamenti da chiedere alla Regione che aveva destinato poco più di 300mila euro per i lavori realizzati recentemente. Bisogna dunque fare in fretta per riaprire definitivamente il ponte in legno ciclopedonale prima della prossima stagione estiva.