Pulizia dell’arenile a Giulianova punto e a capo. La mareggiata di queste ore e la piena del fiume Tordino hanno reso vano il lavoro di un mese che era stato necessario per rimuovere circa 150 tonnellate di materiale che era stato scaricato su un tratto di circa 3 chilometri di litorale giuliese tra novembre e dicembre, in occasione delle mareggiate invernali.
La situazione che si è presentata in queste ultime ore, seppur di portata minore rispetto a quella dello scorso mese di novembre, rappresenta un danno non di poco conto per le strutture ricettive giuliesi che si erano adoperati prima delle festività di Pasqua a ripulire la propria concessione demaniale, arrivando a spendere, in alcuni casi, anche 3mila euro.
Con l’estate ormai alle porte e con i primi turisti, soprattutto stranieri, che sono già in città, lo scenario che si presenta è preoccupante. Anche perché ci vorranno giorni, se non addirittura settimane, prima che la situazione possa tornare alla normalità. Il fiume Tordino continua a scaricare in mare tronchi, plastica, rifiuti che inevitabilmente per via della forza delle correnti marine verranno restituiti sulla spiaggia. Il mare continuerà a depositare canne, tronchi, rami, erbacce e materiale in plastica per giorni.
I tecnici del Comune hanno comunque informato il sindaco Francesco Mastromauro di quanto accaduto in queste ore. Il primo cittadino giuliese, non appena le condizioni meteo miglioreranno, darà il via alle nuove operazioni di pulizia dell’arenile.
Saranno impegnati gli operai della Giulianova Patrimonio e della Eco.Te.Di. che in questi giorni stavano procedendo con l’ultima fase relativa agli interventi di rimozione dei detriti che erano stati trasportati e scaricati sull’arenile in occasione delle precedenti mareggiate invernali. Per il Comune proprio non ci voleva perché si tratta di un ulteriore aggravio di costi per lo smaltimento dei materiali.
Intanto, il fiume Tordino viene monitorato. Il livello delle acque in mattinata aveva raggiunto il margine della strada che corre a ridosso dell’argine sud. Secondo gli esperti la situazione è comunque in miglioramento.