L’oasi della foce del fiume Tordino si arricchisce di una nuova specie di volatile. Si tratta della spatola, un uccello molto simile alla cicogna, ma più piccola e con il becco schiacciato nella parte terminale, come una spatola appunto che permette di “setacciare” i fondali di corsi d’acqua e stagni alla ricerca di prede.
E’ stata individuata mentre riposava sulla sponda nord del fiume Tordino. In passato erano stati notati altri esemplari simili, ben 5, uno dotato di anelli. Grazie ad uno dei responsabili dell’associazione Amici Parco dell’Annunziata, Sandro Brandimarte appassionato di fotografie, e a Vincenzo Iacovoni, che ha più volte immortalato la vita all’interno dell’oasi, si riuscì a ricostruire la storia della spatola inanellata, nata in Italia a Ferrara nelle “Valli dell’Argenta”.
Dopo 8 mesi e aver percorso 1200 chilometri era stata avvistata in Tunisia e ai primi di maggio, dopo un anno e 4 mesi, avvistata a Giulianova. Essendo stata prelevata dal nido da pullo per inanellamento si può dedurre che avesse poco più di 2 anni. E’ un uccello migratore ma che da circa 30 anni ha iniziato a nidificare anche in Italia, trovando l’habitat naturale soprattutto nella vallata di Comacchio.
Il fatto che sia ora presente anche dalle nostre parti ha un significato ben preciso: l’area del fiume Tordino, dal ponte in legno sino alla foce, offre l’ambiente ideale per gli uccelli migratori e stanziali. Qualche anno fa per alcuni giorni, sempre nello stesso punto, stazionò un esemplare adulto di cicogna, richiamando l’attenzione di tantissimi curiosi, ambientalisti e appassionati di ornitologia.
La presenza della spatola rafforza la convinzione degli ambientalisti sulla necessità di istituire ufficialmente l’oasi naturalistica della foce del fiume Tordino. Richiesta in tal senso è stata inoltrata circa 3 anni fa alla Provincia di Teramo per tutelare lo spettacolo della natura. Tutto questo mentre il ponte in legno cade a pezzi.