Giulianova, riapre il ponte ciclopedonale sul Tordino

Giulianova. I lavori che hanno interessato il ponte sul fiume Tordino sono terminati. Domani il cantiere chiuderà i battenti e il percorso ciclopedonale tornerà ad essere transitabile.

L’ultimo giorno di marzo, che è anche l’ultimo dell’emergenza sanitaria, porterà dunque, a Giulianova, una riapertura attesa da tempo, in perfetta sintonia con l’arrivo della primavera e, a seguire, della stagione turistica. L’opera di manutenzione straordinaria è stata curata e predisposta dagli uffici comunali. Essa ha comportato il rifacimento del parapetto, il restauro e la parziale sostituzione del tavolato a terra, la levigatura, stuccatura e trattamento con vernice protettiva delle travi portanti. La Provincia di Teramo, proprietaria della struttura, ha effettuato le verifiche di tenuta statica. Ora la pista verso Cologna e Roseto è bella e soprattutto sicura. Il progetto, com’è noto, è stato finanziato nell’ambito del piano regionale “Bike to coast” per un ammontare di 848.00 euro, comprensivo della riqualificazione della pista sul tratto centrale del lungomare.

” Quando un’opera si conclude – commenta l’assessore ai Lavori Pubblic Giampiero Di Candido – è doveroso, da parte nostra, ringraziare gli uffici comunali che hanno predisposto e seguito i lavori. La nostra riconoscenza, anche in questo caso, va al personale e al Responsabile tecnico dei lavori Fabrizio Iacovoni. Siamo soddisfatti del risultato e con sollievo ci uniamo all’entusiasmo di chi di sicuro è impaziente di poter tornare a pedalare e a camminare in corrispondenza di uno degli scenari naturalistici più apprezzati di Giulianova”.

” Salutiamo con gioia questa riapertura – gli fa eco il Sindaco Jwan Costantini – Quando la città si fa più vivibile e la mobilità più sostenibile, i vantaggi sono per tutti: per i cittadini, i turisti, il tessuto recettivo, la qualità ambientale. Ci fa piacere che l’uscita dall’emergenza coincida con questa novità. Un ponte che riapre, d’altro canto, è un no virtuale ad un muro che si alza. Ed in queste settimane, di simboli così, ce n’è davvero bisogno”.

 

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