Peggiora la situazione del ponte in legno ciclopedonale sul fiume Tordino. L’azione dei parassiti, in modo particolare tarme e formiche nere giganti, sta letteralmente sbriciolando una parte delle assi.
Se la situazione più complicata sino a qualche tempo fa si era registrata sul lato nord, quindi in territorio comunale di Giulianova, oggi appare evidente come anche sul versante opposto, a Roseto, il legno con cui è stata realizzata l’opera si stia sfaldando.
La Regione ha già stanziato 300mila euro per gli interventi di messa in sicurezza, rifacimento della passeggiata, sostituzione di tutte le assi divorate dall’azione dei parassiti e dagli agenti atmosferici. Lavori che sono stati annunciati un paio di mesi fa e che per la verità avrebbero già dovuto prendere il via in questi giorni.
In realtà ancora non si conosce il nome dell’impresa che dovrà eseguire l’intervento che richiederà mesi. In base ad un ipotetico cronoprogramma elaborato dalla Regione e che era stato comunicato a suo tempo anche ai Comuni di Giulianova e di Roseto, ci vorranno almeno 6 mesi.
Sia il sindaco di Giulianova Francesco Mastromauro, sia il vice si Roseto Simone Tacchetti nello scorso mese di ottobre inviarono delle comunicazioni alla Regione sottolineando il pessimo stato in cui versa il ponte in legno sul Tordino, inaugurato circa 13 anni fa, mettendo in evidenza anche il fatto che in questi anni non sono mai stati eseguiti lavori di manutenzione che avrebbero dovuto prevedere anche il trattamento antiparassitario.
Le due amministrazioni comunali, quella giuliese e quella rosetana, hanno già fatto sapere che aspetteranno la fine di questo mese. Dopo di che chiederanno agli organi competenti regionali, in modo particolare all’assessore Dino Pepe, quando materialmente prenderanno il via i lavori di ristrutturazione del ponte in legno.